Mark Bernardini

Mark Bernardini

mercoledì 3 maggio 2023

Droni ucrofascisti sul Cremlino

Scrivo di getto.

Mercoledì notte, Kiev ha cercato di colpire con dei droni la residenza del Cremlino di Vladimir Putin.

A seguito di azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi di guerra radar, i dispositivi sono stati disattivati.

A seguito dell’attacco, il presidente non è stato ferito, il suo programma di lavoro non è cambiato. Nessuno è rimasto ferito durante la caduta e la dispersione di frammenti di droni sul territorio del Cremlino.

La mia domanda è: non sarebbe motivo per radere al suolo i “centri decisionali” ucraini, come peraltro promesso da mesi e da anni?

Non Kiev, basta la Bankovskaja. Non bisogna fare come gli yankee di merda nel 1943: capisco bombardare il Quirinale, il Viminale, Palazzo Chigi, Montecitorio.

Invece?

Hanno bombardato il quartiere proletario di San Lorenzo a Roma, e la scuola elementare di Gorla, a Milano.

Ecco, vediamo di essere diversi.

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