Ospite della terza puntata della videotrasmissione “Russia – Italia: eventi e commenti” del Centro italo-russo della RANEPA è stato il professor Marco Ricceri, segretario generale dell’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali EURISPES.
Il professor Ricceri ha illustrato l’attività dell’EURISPES, le aspettative dalla realizzazione del Memorandum di collaborazione con la RANEPA e i principali indirizzi di collaborazione nelle scienze e nell’istruzione. E’ prevista la costituzione di consigli scientifici e peritali congiunti italo-russi. Tra gli obiettivi, l’apertura di un istituto per le piccole e medie imprese e di facoltà di economia russa e italiana.
La comunità d’affari italiana, ma anche quella scientifica e didattica, hanno un forte bisogno di avere costantemente delle informazioni aggiornate sullo stato dell’economia russa e della politica finanziaria, creditizia e fiscale. Il Centro italo-russo della RANEPA inaugura un nuovo indirizzo nell’ambito della videotrasmissione “Russia – Italia: eventi e commenti”: le interviste con i principali scienziati ed economisti russi. Maggiori informazioni in merito saranno fornite dal professor Mamikon Ajrapetjan, direttore scientifico ed economista del Centro italo-russo, nella nostra trasmissione il 20 aprile p.v.
La prima intervista verrà rilasciata da Abel Aganbegjan, accademico dell’Accademia russa delle Scienze, a metà maggio.
“Russia – Italia: eventi e commenti”: puntata N°1
“Russia – Italia: eventi e commenti”: puntata N°2
Signore e signori, buongiorno,
In studio Mark Bernardini. Oggi va in onda l’ennesima edizione del programma analitico d’informazione del Centro italo-russo dell’Accademia presidenziale russa per l’economia nazionale e la pubblica amministrazione:
“Russia-Italia: eventi e commenti”.
Come preannunciato, oggi è nostro ospite da Roma il dottor Marco Ricceri, segretario generale dell’EURISPES, l’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali.
Dottor Ricceri, buongiorno,
Mi permetta innanzitutto di ringraziarLa per avere accettato l’invito a partecipare al nostro programma “Russia-Italia: eventi e commenti”. E’ la nostra seconda edizione, siamo appena agli inizi, quindi è particolarmente la Sua opinione circa le questioni più attuali della cooperazione italo-russa, come segretario generale dell’EURISPES, l’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali.
La cooperazione è molto importante, fondamentale. Direi, e questa è un’opinione diffusa nel nostro istituto, che quanto più la politica attraversa momenti difficili, tanto più è il momento che la società civile, il mondo delle accademie, delle scienze, intensifichi i suoi rapporti e la sua collaborazione.
Il Vostro Istituto ha firmato un memorandum di collaborazione con la RANEPA, promosso dal nostro Centro italo-russo e firmato anche da Vladimir Mau, rettore della RANEPA. Prima di esaminarne il contenuto, Le chiederei di raccontare brevemente cosa sia l’EURISPES.
E’ un istituto di ricerca politica, economica e sociale, nato circa 35 anni fa, uno dei più importanti in Italia. Abbiamo avuto l’anno scorso un riconoscimento importante: siamo stati classificati fra i primi 150 istituti del mondo come istituto indipendente. Sottolineo l’importanza di questa definizione. Il rating viene fatto in America tutti gli anni. Per noi è stato un grandissimo riconoscimento. Qual è la nostra peculiarità? Da oltre trent’anni, applichiamo un metodo interdisciplinare e sistemico: nell’esaminare i problemi della società, allo stesso tempo guardiamo l’evoluzione istituzionale e politica, economica, sociale, culturale, etica. Non si può capire come si evolve una società senza valutare questi aspetti nell’insieme. Ora questo metodo è molto raccomandato dalle Nazioni Unite: l’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, quindi sembra una novità internazionale. Per noi, invece, è una pratica da oltre trent’anni.
Quali sono le Vostre aspettative circa la realizzazione del memorandum? Secondo Lei, quali indirizzi di questa collaborazione potrebbero essere più richiesti, da una parte dall’EURISPES, e dall’altra dalla RANEPA? Mi riferisco agli ambiti scientifici e didattici, dunque ai corsi congiunti di insegnamento, compresa la formazione imprenditoriale e i progetti di ricerca.
Siamo ad un momento di grande sfida sullo sviluppo economico. Sia le Nazioni Unite che gli altri organismi internazionali, i vertici come il G20, gli organismi internazionali come l’OCSE, il Fondo Monetario, ci dicono che c’è bisogno di una grande correzione, e che nello stesso tempo vanno affrontati i problemi economici, sociali, culturali e ambientali. Come organizzare questa grande correzione dell’attuale modello di sviluppo per avere un modello di sviluppo più forte, più equilibrato, più sostenibile nel tempo? Questo è il punto chiave. La RANEPA è una grande accademia di economia. Davvero, nei vari settori troviamo continuamente delle eccellenze. Riuscire a collaborare per creare dei tavoli di approfondimento, dei momenti formativi, che creino queste figure professionali – le chiamerei “nuove professioni” – in grado di capire che tipo di modello nuovo debba essere costruito: l’aspettativa da questa collaborazione è legata all’organizzazione di questi tavoli interdisciplinari, in cui le persone chiamate a collaborare prefigurano sia nuove forme di sviluppo, sia nuove figure adatte a operare in questo discorso.
Pensa che nell’ambito di tale collaborazione si possano costituire dei consigli scientifici e peritali sulle singole problematiche? E’ realistico porsi come obiettivo strategico quello di creare insieme un istituto per le piccole e medie imprese, compresa una facoltà di economia italiana presso la RANEPA e, viceversa, di economia russa presso l’EURISPES?
I consigli scientifici sono il punto di partenza iniziale. Bisogna chiamare le persone realmente competenti ed esperte nei vari settori e creare un metodo di lavoro che consenta di unificare le varie tipologie scientifiche. Questo è lo strumento di partenza. Il momento didattico è la verifica di come queste nuove idee e questi nuovi approcci possano essere trasferiti ai giovani che poi domani andranno a lavorare nelle imprese e nei servizi pubblici, per i quali ci sono nuovi compiti da affrontare. L’idea di un istituto è molto importante, come coronamento di questo cammino, quindi noi lo consideriamo veramente strategico. Vorrei precisare un aspetto: l’EURISPES è un istituto di studi e di ricerca privato senza fini di lucro, questa è la nostra missione, nel senso che questo ci ha consentito di rimanere nel tempo come un’isola della libertà, riconosciuta, appunto, a livello internazionale. Come regola, nel nostro comitato scientifico metà dei membri è italiana, e per metà sono esperti esteri, provenienti per gran parte dalle università. In più, abbiamo tutta una serie di accordi di collaborazione di lunga data con università italiane e primarie. Io stesso insegno un master alla Ca’ Foscari di Venezia. Con queste università possiamo far valere il nostro tipo di accordo con la RANEPA e organizzare un istituto che abbia anche un valore universitario. Immagino un istituto come l’EURISPES, in grado di raccogliere il meglio, anche le sfide di questi nuovi compiti, che poi, collegato alle università, dia anche dei titoli e dei crediti accademici. Nel nostro patrimonio c’è questo rapporto consolidato negli anni. Le nostre ricerche, i nostri studi sono fatti spessissimo con istituti universitari, dunque nessun problema a costruire un istituto che abbia anche una valenza accademica in senso stretto.
Dottor Ricceri, La ringrazio. Mi auguro che nell’ambito del nostro programma questo nostro incontro sia solo il primo, e che potremo esaminare più dettagliatamente le questioni attinenti alla cooperazione italo-russa, compresa quella tra RANEPA e EURISPES. Magari al nostro programma saranno interessati anche i partner dell’EURISPES sia da parte russa che italiana. Noi siamo sempre aperti ad ogni collaborazione.
Questo è molto importante. Mi permetta di aggiungere, il focus, il tema centrale che avete individuato e che proponete, che è diventato oggetto di questa collaborazione, ossia l’idea di lavorare sulle piccole e medie imprese, è un fatto molto importante, perché da parte italiana questa costituisce un’eccellenza. L’Italia ha tanti difetti e debolezze, ma sulle PMI dispone di un vero e proprio patrimonio di esperienze per lo sviluppo dei territori, anche di nuove figure imprenditoriali. Aver scelto questo tema ci consente di portare in Russia qualcosa che forse è meno sviluppato. La Federazione Russa è il sistema economico delle mega imprese, dei mega complessi. Oggi, credo che ci sia bisogno di costruire un maggiore equilibrio. Lo richiedono i territori, lo richiedono i grandi progetti internazionali. Si ragionava anche sui grandi corridoi euroasiatici, che non devono essere – mi consenta di aggiungere questa osservazione – delle semplici linee di trasporto di energia o di treni, come dicono sempre più persone. Devono essere segnati dallo sviluppo dei territori lungo le linee, quindi dallo sviluppo urbano, dei distretti industriali. Poter portare l’eccellenza italiana in queste nuove situazioni su cui state discutendo in Russia è secondo me davvero un banco di prova concreto. Da un modello di sviluppo basato sull’equilibrio tra grandi complessi e piccole imprese a una sperimentazione pratica sui territori. Vedo l’istituto impegnato in questa direzione, la RANEPA potrebbe essere la paladina di un qualcosa di nuovo molto valido.
Insomma, mi pare che siamo perfettamente in sintonia. Grazie molte ancora, spero di rivederLa in questi studi al più presto.
Questo è l’inizio di un cammino, ci siamo arrivati grazie ad un rapporto di reciproca fiducia e stima con chi ha proposto questa idea, andiamo avanti e ci vedremo spesso. E spero di vedervi anche in Italia!
Penso che saranno in molti ad accogliere questo invito!
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