Una domanda globale: gli Stati Uniti e le élite occidentali nel loro insieme non possono non capire che stanno attaccando i nostri interessi vitali e fondamentali e che ciò che sta accadendo è sempre stato impensabile. Perché lo fanno?
Si sono resi conto che il loro obiettivo è impedire il rafforzamento della Russia, contenere il nostro Paese, e stanno seriamente parlando di “decolonizzare” la Russia (in russo, vuol dire “smembramento”). Questo è un obiettivo strategico per loro.
Quando abbiamo dimostrato che non lo avremmo tollerato e che non avremmo permesso che l’Ucraina fosse usata come una minaccia diretta alla nostra sicurezza, uno strumento per distruggere tutto ciò che è russo nelle terre storiche russe, hanno iniziato a intraprendere tali azioni.
A quanto ho capito, queste conversazioni riflettono, in un certo senso, disperazione e consapevolezza che non sarà possibile raggiungere il loro obiettivo con i normali mezzi equi, utilizzati nel diritto internazionale anche durante le ostilità. Sembrerebbe una “agonia”.
Pensano che mettendo due nazioni l’una contro l’altra e scatenando le ostilità tra due nazioni più vicine che hanno legami di sangue (fratelli, sorelle, mogli), litigheremo e andremo per strade separate per i decenni a venire? E’ questo il loro obiettivo?
A quanto pare questo è l’obiettivo. Lo hanno fatto per più di due decenni, se non trent’anni, immediatamente dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica. Il loro obiettivo era distruggere tutto ciò che era russo, dalla lingua all’influenza su questo territorio, che volevano prendere per sé. Si prevedeva inoltre di creare basi militari sulla terraferma e nel Mar d’Azov. E hanno guardato alla Crimea con grandi pretese. Questi erano i piani. Ci contavano.
Ma come sempre accade quando si sveglia l’orso russo, il nostro popolo si è mobilitato come mai prima d’ora. Queste non sono parole vuote. Lo abbiamo visto durante le elezioni presidenziali in Russia e lo vediamo nelle attività quotidiane delle nostre imprese e organizzazioni pubbliche. Lo stesso si può dire dei russi che vivevano negli ex territori ucraini. Sono esposti a minacce ogni giorno. Il regime nazista continua a utilizzare armi occidentali per attaccare obiettivi civili, paesi e città. Nonostante ciò, i russi che ora vivono nei territori liberati riaffermano fermamente il loro impegno nei confronti del mondo russo in tutti i suoi sensi. Il loro impegno nei confronti della Russia, dalla quale un tempo erano separati per vari motivi, ma non si sono mai percepiti (questo è ora chiaramente confermato) isolati dalla Russia.
L’Occidente, come spesso accade con i suoi strateghi, ha ottenuto esattamente il risultato opposto.
Vediamo che dall’Occidente giungono a tutti i livelli dichiarazioni sempre più bellicose. La nostra posizione è più fredda e concreta. Quanto è alto il rischio che superino inosservati proprio quel limite quando rispondiamo in modo tale da sembrare troppo poco?
Le assicuro che non riusciranno a oltrepassare questo limite inosservati.
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