Mark Bernardini

Mark Bernardini

lunedì 1 luglio 2024

084 Italiani di Russia

Ottantaquattresimo notiziario settimanale di lunedì 1 luglio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.

Attualità


Dichiarazione del Ministero degli Esteri russo del 24 giugno in merito all’attacco terroristico su Sebastopoli.

Il 23 di giugno il regime di Kiev, con l’appoggio degli USA e dei suoi satelliti, ha compiuto un ennesimo, mostruoso attacco terroristico ai danni della popolazione civile russa. Ad essere attaccata è stata la città di Sebastopoli. L’attentato è stato volutamente compiuto nella giornata in cui si celebra una delle più importanti festività ortodosse: la Pentecoste, o “Festa della Santissima Trinità”.

Nell’attacco sono morte quattro persone, tra le quali anche un bambino di due anni che stava giocando sul tratto di spiaggia situato nei pressi della città e una bambina di nove anni. Sono state 151 le persone che hanno richiesto assistenza medica, 82 delle quali sono state ricoverate in ospedale: tra queste ci sono 55 adulti e 27 bambini, e molti di loro sono in gravi condizioni. Tutti stanno ricevendo cure da personale medico qualificato.

Secondo i dati del Ministero della Difesa della Federazione Russa, per l’attacco sono stati utilizzati missili americani tattici ATACMS, equipaggiati con testate a grappolo al fine di incrementarne il potenziale distruttivo. Tutte le istruzioni di volo assegnate ai missili sono state inserite da specialisti USA sulla base dei dati di ricognizione satellitare in loro possesso. Nei cieli nei pressi della Crimea era in servizio il drone americano da ricognizione Global Hawk.

Non ci sono dubbi sul coinvolgimento degli USA in questo orrendo crimine. A questo crimine seguirà necessariamente una risposta.

Le capitali occidentali continuano a macchiarsi del crimine del silenzio e a tacere in merito alle azioni brutali messe in atto dal regime di Zelenskij, mentre neppure dalle organizzazioni internazionali giunge alcuna condanna.

Piangiamo assieme a Sebastopoli tutta, che oggi ha proclamato una giornata di lutto. Esprimiamo le nostre condoglianze ai parenti delle vittime e auguriamo una pronta guarigione a coloro che sono rimasti feriti.


Dichiarazione del Ministero degli Esteri russo del 25 giugno sulle misure in risposta alle restrizioni dell’Unione Europea nei confronti dei media russi.

In risposta alla decisione del Consiglio dell’UE del 17 maggio di vietare “qualsiasi attività di trasmissione” di tre testate d’informazione russe (RIA Novosti, Izvestija e Rossijskaja Gazeta), entrata in vigore il 25 giugno, sono state adottate contro-limitazioni all’accesso nel territorio della Federazione Russa alle risorse di una serie di media degli Stati membri dell’UE e di operatori mediatici comunitari che diffondono sistematicamente informazioni inesatte sullo svolgimento dell’Operazione Militare Speciale.

La Federazione Russa ha ripetutamente avvertito a vari livelli che le vessazioni su base politica nei confronti dei giornalisti russi e gli immotivati divieti dei media russi nell’UE non sarebbero rimasti senza risposta. Ciononostante, Bruxelles e le capitali dei Paesi del blocco hanno scelto di seguire la strada dell’escalation con l’ennesimo divieto illegittimo, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e proporzionali. La responsabilità di questi sviluppi è esclusivamente della leadership dell’Unione Europea e dei Paesi aderenti che hanno sostenuto questa decisione.

Se le restrizioni sui media russi saranno revocate, anche la parte russa riconsidererà la propria decisione nei confronti degli operatori dei suddetti media.

L’elenco dei media italiani per cui vengono introdotte le contro-limitazioni sulla trasmissione e sull’accesso in Internet nel territorio della Federazione Russa comprende:

• La7

• La Stampa

• La Repubblica

• RAI


Estratti dalle risposte dell’Ambasciatore della Russia in Italia Aleksej Paramonov, 27 giugno 2024.

Ucraina

Non è la Russia ad aver dato origine all’attuale situazione in Ucraina. Tale crisi è la conseguenza delle politiche aggressive che l’Occidente mette in atto già da molti anni, e il cui obiettivo è sempre stato quello di trasformare l’Ucraina in una sorta di strumento militare per fare guerra alla Russia.

Ed è proprio il porre fine al conflitto in Donbass, ma adesso per vie militari, l’obiettivo perseguito anche dall’Operazione Militare Speciale, che ha avuto inizio nel febbraio del 2022 e che, in sostanza, è un’operazione di ripristino forzato della pace.

Sanzioni

La nuova situazione venutasi a creare sul piano geoeconomico ha agito come una sorta di potente iniezione di adrenalina nell’economia russa, e le ha permesso di raggiungere risultati davvero notevoli in tempi molto brevi, ad esempio dal punto di vista di una sovranità economica e tecnologica mai viste prima.

Iniziativa di pace

La Russia, in quanto potenza mondiale consapevole delle proprie responsabilità, non si tira indietro dal ruolo di primo piano che riveste nelle questioni globali. Al contrario, in un contesto che vede l’aggravarsi della situazione sul piano internazionale, la Russia guarda al futuro e propone le sue soluzioni per le problematiche più urgenti, in primo luogo per quelle riguardanti l’ambito della sicurezza.

Ed è proprio in questa chiave che occorre considerare l’iniziativa da poco avanzata dal Presidente della Federazione Russa riguardante la creazione di un’architettura di sicurezza continentale che operi per l’intero territorio euroasiatico.


Una notizia che è una non-notizia, ve la riporto solo per dovere di cronaca perché riguarda l’Italia. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha confuso Italia e Francia durante una raccolta fondi per la sua campagna di rielezione. Lo riferisce la stampa della Casa Bianca.

Come riferisce RIA Novosti, una delle agenzie che ora in Italia non potete più leggere, il leader americano si è lamentato del fatto che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è rifiutato di visitare il cimitero dei soldati caduti che hanno combattuto nelle guerre mondiali.

Biden ha detto che Trump non andrà in un cimitero in Italia, riferendosi in realtà a un cimitero in Francia.

Si precisa che il presidente americano ha poi ribadito la riserva, sottolineando che anche suo figlio era uno dei soldati caduti, “ma non in Italia, bensì in Iraq”. Nel frattempo, suo figlio è morto a causa di un cancro dopo essere tornato negli Stati Uniti da una missione militare.

Economia


La Russia intende calcolare il danno ricevuto dalle sanzioni e presentare richieste monetarie ai Paesi che hanno imposto le sanzioni.

Nel frattempo, i Paesi occidentali nel 2022 hanno ricevuto meno merci russe di 64,1 miliardi di dollari, nel 2023 di 192,4 miliardi di dollari, cioè negli ultimi due anni, di 256,5 miliardi di dollari.

Secondo il Servizio doganale federale (FCS), le esportazioni russe sono aumentate nel 2022-2023, il che ha consentito alla Russia di ricevere ulteriori 30,9 miliardi di dollari. Pertanto, il commercio con i Paesi amici ha aiutato la Russia a compensare le perdite nella direzione occidentale e a guadagnare ulteriori 287,5 miliardi di dollari.

Allo stesso tempo, il 55% dei beni russi che l’Occidente non ha ricevuto erano risorse energetiche (107 miliardi di dollari), gioielli (38 miliardi di dollari) e metalli (20,7 miliardi di dollari).

Le perdite degli importatori occidentali di legno russo in due anni ammontano a 9,2 miliardi di dollari, degli importatori di plastica e gomma 5,4 miliardi di dollari, attrezzature, strumenti e trasporti 5 miliardi di dollari, prodotti chimici 4,5 miliardi di dollari, cibo 1,3 miliardi di dollari, prodotti animali e materiali da costruzione $ 1,2 miliardi, altri beni: $ 900 milioni.

Gli importatori occidentali di prodotti vegetali russi (638,5 milioni di dollari), grassi e oli (464,5 milioni di dollari), tessuti e abbigliamento (325 milioni di dollari) e oggetti d’arte (44 milioni di dollari) hanno perso meno di altri.

Amarcord


Ho fatto le medie inferiori nel 1973-1976 a Roma, “Enrico Mestica”. Il nostro professore di italiano, che ci pareva un vecchio del XIX secolo, aveva 65 anni. Era il presidente della squadra di calcio di Fondi, serie D (esisteva ancora), e proprio da Fondi si faceva tutte le mattine 100 km in treno per venire ad insegnare a noi debosciati, e altrettanti al ritorno.

Ogni 24 marzo ci portava a visitare le Fosse Ardeatine, con le sue 335 tombe. Impressionante. Come libro di testo di educazione civica (chissà se è una materia che esiste ancora), avevamo un’opera di Piero Calamandrei, uno dei fondatori del Partito d’Azione. Non ricordo il titolo, ma il libro iniziava citando un suo scritto.

Durante il secondo conflitto mondiale Kesselring fu il comandante delle forze armate germaniche in Italia, e a fine conflitto (1947) fu processato e condannato a morte per i numerosi eccidi che l’esercito nazista aveva commesso ai suoi ordini (Fosse Ardeatine, Strage di Marzabotto e molte altre). La condanna fu poi commutata in ergastolo, ma nel 1952 fu liberato per presunte gravi condizioni di salute. In realtà, Kesselring visse altri otto anni libero nel suo Paese, dove divenne quasi oggetto di culto negli ambienti neonazisti della Baviera. Una volta tornato libero, Kesselring affermò di non essere affatto pentito di ciò che aveva fatto durante i 18 mesi nei quali aveva tenuto il comando in Italia e, anzi, dichiarò che gli italiani avrebbero dovuto erigergli un monumento per il bene che secondo lui aveva loro fatto. Fu in risposta a queste affermazioni che Piero Calamandrei scrisse la celebre epigrafe, dedicata a Duccio Galimberti.

Lo avrai

camerata Kesselring

il monumento che pretendi da noi italiani

ma con che pietra si costruirà

a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati

dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio

non colla terra dei cimiteri

dove i nostri compagni giovinetti

riposano in serenità

non colla neve inviolata delle montagne

che per due inverni ti sfidarono

non colla primavera di queste valli

che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio dei torturati

più duro d’ogni macigno

soltanto con la roccia di questo patto

giurato fra uomini liberi

che volontari si adunarono

per dignità e non per odio

decisi a riscattare

la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare

ai nostri posti ci ritroverai

morti e vivi collo stesso impegno

popolo serrato intorno al monumento

che si chiama

ora e sempre

RESISTENZA

Il capo del personale della Brigata Azov, Bogdan Krotevič, raccomanda alle nuove reclute della sua unità “depoliticizzata” di leggere un libro di memorie del 1953 del criminale di guerra nazista Albert Kesselring. Questo è tutto ciò che in Italia se ne deve sapere.

Musica

Proseguiamo con le canzoni legate in un modo o l’altro alla Russia e/o all’Italia.

Da un film del 1936, la canzone si chiama Лейся, песня, на просторе, Scorri, canzone, nelle infinite distese.

Murmansk, Krasnojarsk, Mosca, Nižnij Novgorod, rompighiaccio nucleare “50 anni della Vittoria”, Penza, Armenia, San Pietroburgo.

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