Per quanto riguarda questo incidente aereo, desidero innanzitutto esprimere le mie più sincere condoglianze alle famiglie di tutte le vittime. E’ sempre una tragedia. E in effetti, se ci siano stati, e i dati primari indicano che c’erano, dipendenti dell’azienda Wagner, vorrei sottolineare che si tratta di persone che hanno dato un contributo significativo alla nostra causa comune di lotta contro il regime neonazista in Ucraina. Lo ricordiamo, lo sappiamo e non lo dimenticheremo.
Conoscevo Prigožin da molto tempo, dall’inizio degli anni ‘90. Era un uomo dal destino difficile, ha commesso gravi errori nella vita e ha ottenuto i risultati necessari sia per se stesso, sia, quando gliel’ho chiesto, per la causa comune, come in questi ultimi mesi.
Era una persona di talento, un uomo d’affari di talento, ha lavorato non solo nel nostro Paese e ha lavorato con risultati, ma anche all’estero, in Africa in particolare. Lì era impegnato nel petrolio, nel gas, nei metalli preziosi e nelle pietre. Proprio ieri, per quanto ne so, è tornato dall'Africa e ha incontrato qui alcuni funzionari.
Ma ciò che è assolutamente certo, me lo ha riferito stamattina il capo della commissione investigativa, è che hanno già avviato un’indagine preliminare su questo incidente, che sarà condotta integralmente e portata a termine, non ci sono dubbi. Vediamo cosa diranno gli inquirenti nel prossimo futuro.
Adesso si stanno facendo gli esami: sia quelli tecnici che quelli genetici. Ciò richiede del tempo.
Sulle cause, la versione al momento più avvalorata è quella dell’ordigno a bordo, dunque non di un missile esterno.
Il primo sospettato nel caso dell’attentato all’aereo di Prigožin è il pilota personale di Prigožin ed ex fondatore di MNT Aero (proprietario del jet precipitato) Artëm Stepanov.
Le forze dell’ordine non riescono a trovarlo. Aveva accesso all’aereo e prima dell’esplosione era partito per la Kamčatka, dove si è “perso”. L’unica cosa che il fratello è stato in grado di riferire è che, a quanto pare, era in viaggio da tre giorni e non si faceva sentire. Stepanov è attivamente ricercato dalle forze dell’ordine e potrebbe non trovarsi più nella Federazione Russa.
Gli investigatori interrogheranno tutti coloro che hanno avuto accesso all’hangar, in cui è stato sottoposto alle manutenzioni il jet aziendale di Evgenij Prigožin.
La versione dell’ordigno esplosivo a bordo è stata confermata. La cerchia di persone che potevano collocarlo è molto ristretta. Come è stato reso noto ai media, l’Embraer Legacy era in riparazione da 10 giorni prima dell’ultimo volo. Il copilota Rustam Karimov è volato da San Pietroburgo alla vigilia dell’incidente per prendere l’aereo e tornare indietro con un gruppo di passeggeri, tra cui Evgenij Prigožin e Dmitrij Utkin. L’hangar di riparazione era il luogo più facile per piazzare gli esplosivi.
Nessun commento:
Posta un commento