Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha esortato le autorità di Damasco e l’opposizione siriana a fare la pace. Per la prima volta l’Occidente ha condiviso la posizione della Russia e della Cina, convinte che in Siria l’imposizione della pace deve riguardare non una, ma entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
La dichiarazione del Consiglio di Sicurezza si basa sul piano proposto da Kofi Annan, inviato speciale dell’ONU e della Lega Araba. Annan propone il divieto immediato dell’uso degli armamenti pesanti da parte delle forze governative, il ritiro delle truppe dalle città e il libero accesso delle organizzazioni umanitarie internazionali nelle zone dove continuano gli scontri. Inoltre, ogni giorno le parti devono cessare il fuoco per due ore per garantire la sicurezza delle missioni umanitarie. Questa proposta della Croce Rossa Internazionale è stata attivamente appoggiata da Mosca.
La dichiarazione del Consiglio di Sicurezza non ha
forza giuridica, ma la sua approvazione può essere considerata un
successo diplomatico, ci ha detto l’analista dell’Istituto di studi
orientali Vladimir Sotnikov:
Finalmente
i partner occidentali della Russia cominciano a capire che quello che
vogliono Mosca e Pechino è porre la fine allo spargimento di sangue.
Probabilmente possiamo considerarlo una vittoria diplomatica della
Russia. La Russia e la Cina credono giustamente che in Siria, a
differenza della Libia, per esempio, una soluzione basata sulla forza
non è possibile. Spero che ciò possa favorire l’elaborazione di una
posizione comune per approvare una nuova risoluzione del Consiglio di
Sicurezza che tenga conto degli ultimi sviluppi e del punto di vista di
Mosca e Pechino.
Secondo Sergej Demidenko
dell’Istituto di valutazione e di analisi strategica, è successo quello
che doveva succedere. La posizione ragionevole della Russia è stata
condivisa, ma l’Occidente, come anche Qatar e Arabia Saudita, non
rinunceranno comunque alla loro politica.
Cercheranno
lo stesso di imporre la loro politica e continueranno a fornire soldi e
armi all’opposizione. L’opposizione e i vari congressi continueranno a
svolgere riunioni in Turchia e in Europa e a impegnarsi per il
rovesciamento del regime di Assad. Con questa dichiarazione hanno
semplicemente fissato lo stato delle cose. Gli USA e l’Europa
Occidentale si rendono conto che il prezzo di un’azione armata in Siria
sarebbe altissimo. La situazione nella regione esploderebbe subito
dopo l’inizio dell’intervento militare. La mia impressione è che nel
caso della Siria l’Occidente ha deciso di condurre la stessa politica
che già sta portando avanti nei confronti dell’Iran: indebolire
gradualmente il regime.
Due
volte la Russia e la Cina hanno bloccato le risoluzioni dell’ONU sulla
Siria, ma l’hanno fatto non per salvare il regime di Assad, bensì per
proteggere il Consiglio di Sicurezza che non deve prendere decisioni sul
cambio del potere in paesi sovrani. Mosca spera che la dichiarazione
del Consiglio di Sicurezza in sostegno della missione di Kofi Annan
possa aprire una possibilità di raggiungimento della pace in Siria, è
detto nel commento del Ministero degli esteri della Russia.
http://it.sputniknews.com/italian.ruvr.ru/2012_03_22/69272302/
http://it.sputniknews.com/italian.ruvr.ru/2012_03_22/69272302/
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