Mark Bernardini

Mark Bernardini

sabato 31 dicembre 2022

Putin a Capodanno

Discorso di Capodanno del presidente della Russia Vladimir Putin

Cari cittadini della Russia! Cari amici!

Si sta concludendo il 2022. E’ stato un anno di decisioni difficili e necessarie, di passi importantissimi per acquisire la piena sovranità della Russia e di un possente consolidamento della nostra società. E’ stato un anno che ha rimesso molte cose al loro posto. Ha separato nettamente il coraggio e l’eroismo dal tradimento e dalla viltà. Ha mostrato che non c’è forza più forte che l’amore per i propri parenti, i propri cari, la fedeltà agli amici e i compagni d’armi, la devozione per la propria Patria. E’ stato un anno di eventi davvero fatidici. Sono diventati quella frontiera che pone le basi del nostro futuro comune, della nostra vera indipendenza. E’ ciò per cui oggi combattiamo. Difendiamo la nostra gente nei territori storicamente nostri, nei nuovi soggetti della Federazione Russa. Insieme costruiamo e creiamo. Al primo posto c’è il destino della Russia. La difesa della Patria è il nostro sacro dovere al cospetto dei nostri avi e delle generazioni a venire. La giustizia storica e morale è dalla nostra parte.

L’anno trascorso ha portato a grandi cambiamenti cardinali per il nostro Paese e per il mondo intero. E’ stato pieno di ansie e preoccupazioni, emozioni e sofferenze. Ma il nostro popolo multietnico, come in tutte le epoche della nostra storia plurisecolare ha mostrato coraggio e dignità. Con le parole e con i fatti ha sostenuto i difensori della Patria, i nostri soldati ed ufficiali, tutti i partecipanti all’operazione militare speciale. Sappiamo da sempre, ed oggi ce ne convinciamo nuovamente, che il futuro sovrano, indipendente e sicuro della Russia dipende solo da noi, dalla nostra forza e dalla nostra volontà.

Le élite occidentali hanno rassicurato tutti noi per anni circa le loro intenzioni pacifiche, compresa la soluzione del tremendo conflitto nel Donbass. Nei fatti, invece, hanno incoraggiato in tutti i modi i neonazisti, che continuavano a effettuare azioni belliche di stampo apertamente terroristico contro la popolazione pacifica del Donbass. L’occidente mentiva parlando di pace, mentre si preparava all’aggressione. Oggi lo confessa apertamente, senza remore, e sfruttano cinicamente il popolo ucraino per indebolire e dividere la Russia. Non abbiamo mai permesso e non permetteremo mai a nessuno di farlo. Il personale militare, le milizie, i volontari oggi stanno combattendo per la terra natia, per la verità e la giustizia. Affinché le garanzie di pace e sicurezza per la Russia siano assicurate con affidabilità. Tutti, tutti loro sono i nostri eroi. Per loro oggi è più dura di tutti.

Faccio gli auguri di tutto cuore per l’anno in arrivo a tutti i partecipanti dell’operazione militare speciale, a quanti adesso sono qui attorno a me, a quanti sono al fronte e nelle retrovie, a chi si trova nei centri di addestramento per poi combattere, a chi si trova negli ospedali o è già tornato a casa dopo aver compiuto il proprio dovere. A tutti coloro che stanno compiendo il loro dovere di combattente nelle divisioni strategiche. A tutto il personale delle forze armate.

Cari compagni!

Vi ringrazio per il servizio militare valoroso. Tutto il nostro enorme Paese va fiero di voi, della vostra forza d’animo, della vostra tenacia e del vostro coraggio. Milioni di persone, con lo spirito e col cuore, sono con voi. E seduti al tavolo di capodanno, ci saranno sicuramente brindisi in vostro onore. Davvero grazie tante a tutti quanti assicurano la realizzazione delle azioni militari, agli autisti e ai ferrovieri che riforniscono il fronte, ai medici, paramedici, infermiere e infermieri che lottano per la vita dei soldati, assistono i civili feriti. Ringrazio gli operai e gli ingegneri delle nostre fabbriche militari che oggi lavorano con piena abnegazione, gli edili che costruiscono le opere civili e le fortificazioni difensive, aiutano a rifare le città e i villaggi distrutti del Donbass e della Novorossija.

Cari amici!

Dal 2014, dopo i fatti di Crimea, la Russia vive in condizioni di sanzioni. Quest’anno però ci è stata dichiarata una vera e propria guerra sanzionatoria. Chi l’ha orchestrata si aspettava la distruzione totale della nostra industria, della finanza, dei trasporti. Non è accaduto. Perché tutti insieme abbiamo costituito una riserva sicura di solidità. Quel che abbiamo fatto e stiamo facendo in questo campo, è tutto indirizzato al rafforzamento della nostra sovranità in un campo importantissimo, quello dell’economia. La nostra lotta per noi stessi, per i nostri interessi e per il nostro futuro è indubbiamente un esempio ispiratore per altri Stati, per la loro aspirazione ad un ordine mondiale multipolare più giusto.

Ritengo importantissimo che nell’anno trascorso nel nostro popolo abbiano acquisito grande importanza qualità come la misericordia, la solidarietà, la sensibilità attiva. Sempre più persone sentono l’esigenza di aiutare gli uni gli altri. Si raggruppano spontaneamente, senza indicazioni formali. Voglio ringraziarvi per questa sensibilità, per il senso di responsabilità, la cordialità. Per il fatto che voi, persone delle più disparate età e condizioni sociali, vi coinvolgete attivamente in questa causa comune, organizzate i depositi e i trasporti per le spedizioni per i nostri combattenti nella zona bellica e la popolazione civile sofferente delle città e dei villaggi, portate in vacanza i bambini provenienti dai nuovi soggetti della Federazione.

Cari miei, voi date un enorme supporto e conforto alle famiglie dei caduti, che hanno donato la loro vita difendendo quella di altre persone. Capisco, nella notte di capodanno, quanto sia dura per le loro mogli, figli e figlie, per i loro genitori, che hanno educato dei veri eroi. Faremo tutto il possibile per aiutare le famiglie dei nostri compagni periti, crescere i loro bambini, dare loro una degna istruzione e formazione professionale. Condivido di tutto cuore il vostro dolore e vi chiedo di accettare le mie più sincere parole di sostegno.

Cari amici!

In qualunque epoca, anche quelle più difficili, nel nostro Paese si è celebrato l’avvento del nuovo anno. Era e resta per tutti la festa più amata, ha il dono magico di dischiudere nelle persone le qualità migliori, moltiplicare il senso dei valori famigliari tradizionali, l’energia, la generosità, anche spirituale. Andando incontro all’anno nuovo, tutti cercano di procurare gioia ai propri cari, di scaldarli con l’attenzione e il calore dell’animo, di donare loro ciò che sognavano, di vedere l’entusiasmo negli occhi dei bambini, sentire quanto ci sono riconoscenti i genitori commossi, la generazione precedente, perché sanno apprezzare questi sprazzi di felicità.

Amici, ora è il momento più adatto per lasciare nel passato tutte le offese e incomprensioni personali, confessare alle persone care i propri sentimenti più teneri, l’amore, quanto sia importante curare gli uni gli altri, sempre, in tutti i tempi. Facciamo che queste parole e nobili sentimenti ci diano il più possibile forze interiori, la certezza che insieme supereremo tutte le difficoltà e conserveremo il nostro Paese grande e indipendente. Andremo solo avanti, vinceremo per le nostre famiglie e per la Russia, per il futuro della nostra unica Patria amata.

Buon anno, cari amici, buon 2023!

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