Mark Bernardini

Mark Bernardini

sabato 5 dicembre 2020

Diritti d'autore farlocchi

Divertente.

Per il mio articolo di ieri in russo «Italia a 360°» ho utilizzato due video di mie traduzioni in simultanea dell'agosto 1991.

Hanno una storia avvincente, da un punto di vista tecnologico.

Inizialmente, il tutto era stato registrato in quei giorni a Milano su vechie videocassette VHS.

Dieci anni dopo, da Milano, sono emigrato a Bruxelles.

Vent'anni fa mi sono trasferito a Mosca.

Qui in modo fortuito ho recuperato queste videocassete e le ho digitalizzate.

Non mi fido degli statunitensi, per cui, per ogni evenienza, ho scaricato questi due video sia in YouTube, sia in Yandex Ephir.

Contrariamente a quanto dichiarato, la moderazione in Yandex Ephir non è durata 20-60 minuti, bensì più di dieci ore.

Qui viene la parte più interessante. Il primo video è un collage delle mie traduzioni simultanee durante il golpe in URSS, il secondo è la mia simultanea del ritorno di Gorbačëv il 22 agosto 1991.

In Yandex Ephir mi hanno approvato Foros e non approvato il collage, anche se entrambi provenivano da RAI 3:

Ragioni?

Materiale protetto da copyright. Allora perché è stato approvato Foros?

Ho spedito il mio reclamo, per ora tutto tace.

E in YouTube? Attenzione: l'esatto contrario! Approvato il collage e bannato Foros. Motivo? I già citati diritti d'autore, ma con un un dettaglio particolarmente scandaloso.

Spiego. La mia traduzione simultanea, trasmessa dalla televisione italiana di Stato, apparterrebbe... all'Istituto Nazionale dell'Audiovisivo, organizzazione statale francese. Cioè, la Francia dispone dei diritti sugli audiovisivi statali italiani?

Ho 58 anni, da più di quaranta faccio l'interprete di simultanea (ai più alti livelli...), talvolta vengo invitato nelle trasmissioni delle maggiori televisioni nazionali russe come politologo. Voglio dire che è difficile sospettarmi di spam, hacker ed altre forme di truffe, non ne ho né le competenze, né l'interesse.

Sono ormai vent'anni che sono tornato a Mosca, dall'Italia e da Bruxelles, mia sponte. Ho problemi con i social network yankee, in YouTube una volta mi hanno anche cancellato un profilo (costringendomi a ricostruire tutti i video), in Fasciolibro mi bannano trimestralmente per un mese da tredici anni. Ecco perché, sempre più spesso, preferisco interagire col social network russo «V Kontakte». Vorrei che «Yandex Ephir» diventasse per me proprio quell'alternativa locata in territorio russo per i miei video (che, tra l'altro, utilizzo per il mio blog in «Yandex Zen»). Aggiungo che, non sia mai, potrebbero staccarci dalla rete mondiale, intesa come internet.

Per ora, «Yandex Ephir» non mi assicura quella affidabilità che sto cercando. Se dipende dal fattore umano, le mie lamentele sono rivolte ai loro collaboratori; se invece è colpa di un algoritmo, i miei strali sono rivolti ai loro softwaristi.

Tra l'altro, con Yandex Ephir c'erano stati altri due casi incresciosi, anche se poi mi hanno ripristinato.

Nel primo caso si trattava della mia traduzione orale delle memorie di mio padre, italiano, defunto, in cui raccontava delle torture subite da suo padre (mio nonno) ad opera dei nazifascisti. Dopo il mio reclamo, sono stato sbannato. «Пережитки памяти»

Nel secondo caso, si trattava del collage dei miei interventi ad una conferenza sul primo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia (18 minuti in tutto, su due ore e mezzo). Anche qui, dopo il mio reclamo, sono stato sbloccato. «Первый тур президентских выборов в Молдавии».

Eccovi entrambi i video, giudicate voi cosa c'entrino i diritti d'autore.

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