I media italiani, come al solito, vogliono essere più realisti del re. Apprendo da essi che i risultati delle elezioni parlamentari ucraine stanno a testimoniare che gli ucraini rifiutano i Partiti tradizionali.
Cos’è un Partito tradizionale? E’ un Partito che esista da molto tempo, plausibilmente da decenni. E’ vero, il Partito di Zelenskij ha superato il 40% ed è un Partito-contenitore creato dal nulla appena tre anni fa (2016). Andiamo però a vedere quali siano i risultati provvisori (oltre il 90% scrutinato).
Partito | Leader | Voti | 2014 | Fond. | Collocazione | Sluga naroda (Servo del popolo) | Zelenskij | 43,13% | - | 2016 | “Partito universale” libertarista liberale proeuropeo democratico diretto | Oppozicionnaja platforma (Piattaforma d’opposizione) | Bojko | 13,05% | 9,43% | 2010 | socialdemocratico centrista neutrale euroscettico | Bat’kivščina (Madrepatria) | Timošenko | 8,18% | 5,68% | 1999 | proeuropeo euroatlantico conservatore liberale | Evropejskaja solidarnost’ (Solidarietà europea) | Porošenko | 8,13% | 21,82% | 2001 | proeuropeo nazionalista civico conservatore liberale democratico cristiano | Golos (Voce) | Vakarčuk | 5,85% | - | 2015 | proeuropeo centrodestra | Radikal’naja partija (Partito radicale) | Ljaško | 4,01% | 7,44% | 2010 | nazionalista ucraino populista agrario | Svoboda (Libertà) | Tjagnibok | 2,17% | 4,71% | 1991 | nazionalista ucraino nazionalsocialista estrema destra nazionalista etnico | Afflusso | 49,84% | 52,42% |
Ne possiamo dedurre, intanto, limitandoci a quei Partiti che abbiano superato lo sbarramento del 5%, che solo due di essi su cinque sono nuovi, nel senso che non erano presenti alle precedenti elezioni del 2014, ed uno ha superato per miracolo lo sbarramento. Tra i rimanenti tre, Porošenko ha straperso, ma per ragioni ben diverse dall’età anagrafica del suo Partito; gli altri due hanno entrambi addirittura guadagnato qualcosa. Insomma, non mi pare sostenibile spacciare per vero quel che si desidera, se vero non è: troppo facile smentirlo.
Aggiungo che difficilmente il Partito Comunista avrebbe superato lo sbarramento, ma il fatto è che è stato messo fuorilegge, in nome della democrazia occidentale. Ed ha votato meno della metà degli aventi diritto.
Quattro Partiti su cinque, indipendentemente da tutto, si dichiarano “proeuropei”.
Un’ultima considerazione. Il Paese è ancor più spaccato: nelle regioni occidentali e nei seggi all’estero vince Porošenko (29,55%), nelle regioni del Donbass sotto l’esercito di Kiev (nelle Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk non si poteva votare) ha stravinto il Partito di Bojko.
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