MILANO - Raccoglierli su Internet è valso a Mark Bernardini una candidatura nelle liste dei Comunisti italiani. Ma le infinite variazioni sui manifesti extralarge con i quali Berlusconi ha tappezzato le città sono state vagliate anche da una giuria iperberlusconiana (Giuseppe Prisco, Emilio Fede e Adriano Galliani) che ha stabilito che la «beffa» più efficace è stata quella di Francesco Davi da Palermo con lo slogan «Un impegno concreto: meno tosse per tutti». Al secondo posto «Meno tasse per Totti» del torinese Giovanni Colucci. Terzo «Meno tasse per Titti» di Vincenzo Ferrazzi.
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