Settantatreesimo notiziario settimanale di lunedì 15 aprile 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Attualità
Oddio, non è proprio attuale, è una risposta di Marija Zacharova di un mese fa. Un mio estimatore (agente all’Avana, come suol dirsi), qui in Russia (piuttosto altolocato e perciò anonimo), mi ha segnalato questo suo intervento. Essendo del 6 marzo, non aveva senso pubblicarlo come una primizia, ma lo inserisco qui, nel mio notiziario settimanale. Godibilissimo, riguarda i diplomatici europei. Sono appena dieci minuti.
Domanda: Lei ha menzionato il fatto che gli ambasciatori dei Paesi
dell’UE si sono rifiutati di incontrare il ministro degli Esteri russo Sergej
Lavrov. Quali conseguenze avranno per loro le loro azioni?
Risposta: Ci saranno conseguenze
terribili per loro. La perdita della faccia per un diplomatico professionista,
quando tutti capiscono che ha perso la sua professionalità, capacità e non è
soggetto ad alcun compenso in alcun modo o forma. Lo hanno fatto a se stessi.
Mi dispiace sinceramente per loro
per un semplice motivo. Sono diventati ostaggi dei loro stessi regimi. Molti di
loro hanno fatto molta strada per diventare ambasciatori dei Paesi dell’UE
presso la Federazione Russa. E’ un dato di fatto che nei grandi Paesi, inclusi i
membri dei “cinque” permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, le potenze
nucleari, inviano persone esperte. Nel nostro Paese, date le sue dimensioni, c’è
davvero bisogno di inviare professionisti con una significativa esperienza.
Sono arrivati tutti a questa posizione, a questa mansione dopo molti anni di
lavoro. E invece i loro stessi Stati li hanno mostrati sotto una luce stupida e
sgradevole. Non i loro popoli, ma proprio i regimi dei loro Paesi.
Sfortunatamente, questo è successo. Penso che non ci sia altra spiegazione. Sia
che loro stessi siano diventati codardi, sia che siano stati i regimi a metterli
in cattiva luce, è comunque così. In linea di principio, hanno “sottoscritto”
di non essere ambasciatori dei loro Paesi.
Cos’è un “ambasciatore”? L’ambasciatore
rappresenta non solo un’organizzazione, ma l’intero Paese nella sua interezza. E’
molto importante. Non si tratta solo di una persona che rappresenta un
particolare Partito politico o movimento sociale che lo ha nominato. Questa non
è una persona che rappresenta una ideologia o un’altra, sia al potere che all’opposizione.
No, questa è una persona che rappresenta il popolo del suo Paese nella sua
totalità. Chi rappresentano quando rifiutano di incontrare un’agenzia che è la
loro controparte? Il Ministero degli Affari Esteri russo è, prima di tutto, una
fonte per ottenere tutte le informazioni e i dati, sia sulle relazioni
bilaterali che sulle posizioni in formati multilaterali. Hanno fatto tutto e lo
hanno fatto a se stessi. Da qui le conseguenze che ne derivano.
Secondo punto. Va bene, se
bloccassero se stessi nel nostro Paese su tutti i fronti e, in linea di
principio, non comunicassero con nessuno. Una posizione strana, auto-sbugiardante,
poco professionale. Ma almeno si potrebbe vedere una certa logica in questo.
Dicono che l’autoisolamento dopo la pandemia covid non è finito. Ma prendono
regolarmente parte ad alcuni eventi marginali, diventando lo zimbello del
nostro Paese.
Trattiamo i rappresentanti dei Paesi
e dei popoli con rispetto, concentrandoci proprio sul fatto che rappresentano i
loro Paesi nella loro interezza. Sulla base del rispetto per i loro popoli, è
stata avanzata la proposta di tenere un simile incontro. Ma la nostra gente, il
popolo, le organizzazioni non governative li ridicolizzano letteralmente. Sono
già diventati eroi di “meme” e di vari tipi di performance. Andate in internet
e digitate “Ambasciatore americano a Mosca”. Chi lo fa? Non è il governo a
farlo, non sono alcune istituzioni speciali a farlo. E’ la gente che trova
semplicemente divertente osservare come gli ambasciatori dei Paesi dell’“Occidente
collettivo” si siano trasformati da diplomatici in persone emarginate che
partecipano ad alcune azioni selvagge non destinate alla comunicazione
interstatale.
Svolgono propaganda all’interno
della nostra società, interferendo negli affari interni, diventando “pagliacci”
che vengono rilasciati prima del rodeo per “flettere” il conduttore o il
cavaliere e fomentare il pubblico. Diventano dei clown, corrono davanti al
nostro pubblico e cercano incessantemente di attirare l’attenzione, mettere in
scena uno spettacolo, prendere parte a qualcosa, inviare i loro strani messaggi
e appelli che sono poco compresi dal nostro pubblico. Cercano costantemente di
deporre fiori da qualche parte, di issare una sorta di “bandiere arcobaleno”
sulle loro ambasciate e ovunque possibile. La gente sta già ridendo di loro.
Probabilmente semplicemente non lo capiscono. Molti di loro non conoscono o non
conoscono bene il russo. Forse semplicemente non capiscono come vengono
trattati.
Se ora l’ambasciatore degli Stati
Uniti pubblica appelli ai russi sulle sue risorse ufficiali, del tipo “non
abbiate paura di prendere parte” ad “azioni umanitarie” in linea col governo
degli Stati Uniti. Questo, dicono, non danneggerà il vostro patriottismo. Com’è
possibile? I nostri fratelli e sorelle, cittadini, vengono uccisi con armi
americane. Attacchi terroristici contro infrastrutture civili si verificano
regolarmente nelle regioni russe. I bambini stanno morendo e voi invitate i
cittadini del nostro Paese a partecipare ai programmi del governo statunitense,
garantendo che il loro patriottismo con ciò non verrà danneggiato? Ci pensiamo
da soli come relazionarci con tutto questo, cosa dovremmo fare con il
patriottismo, come mostrarlo e come relazionarci con tutti questi vostri
programmi.
Ciò è triste, ma prevedibile,
dato il degrado che osserviamo da molti anni nella diplomazia dell’“Occidente
collettivo”. L’esempio più chiaro è Josep Borrell, che ricopre la carica di
Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.
Tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea sono guidati da lui e gli delegano il
diritto di parlare a loro nome sulle questioni di politica estera. Che diavolo
dice? Si è scoperto che anche i rappresentanti ufficiali dei Paesi dell’UE non
capiscono cosa sta dicendo. Si scopre che non è lui a scrivere nella sua
rubrica, ma qualcuno per lui. Non sono nemmeno sicura che lo legga. Come è
possibile? Che razza di spettacolo inquietante è mai questo?
Che tipo di diplomatico è? Avete
mai sentito un diplomatico dire che qui non c’è posto per la diplomazia e che
tutto deve essere deciso sul campo di battaglia? Sottolineiamo sempre che siamo
a favore della pace, dei negoziati, di una soluzione pacifica fino all’ultimo.
Nonostante siamo soggetti all’aggressione ibrida da parte degli Stati Uniti.
Cosa ha detto il capo della diplomazia europea al riguardo? Borrell dice
esattamente il contrario, uccidendo la diplomazia.
Ursula Von Der Leyen, che si
occupa anche delle relazioni internazionali dell’Unione Europea, la
rappresenta? Porta avanti le politiche degli Stati Uniti all’interno dell’UE.
Questa è anti-diplomazia.
Permettetemi di ricordarvi di Liza
Truss, che è stata Primo Ministro della Gran Bretagna per un mese e mezzo, e
prima ancora, per un anno è stata Ministro degli Affari Esteri e diplomatica
del Regno. In precedenza, ha ricoperto per breve tempo anche diverse posizioni
di rilievo nel governo britannico. Che razza di diplomazia è questa? E’ venuta
nel nostro Paese per i negoziati più importanti, in un momento fatidico, e non
sapeva nemmeno che le regioni di Rostov e Voronež fanno parte della Federazione
Russa. Questo va bene? Ciò è accaduto durante una discussione sulla situazione
tra Russia e Ucraina.
Il ministro degli Esteri tedesco
Annalena Bärbock ha affermato che finché la Russia non ruoterà a 360 gradi e
non apporterà un cambiamento fondamentale nella sua politica estera, non
parlerà con noi. Abbiamo girato a 360 gradi, e allora? Stiamo aspettando azioni
attive da Berlino. Dove sono?
Inoltre, lo ha affermato più di
una volta. O nessuno le dice che sta dicendo sciocchezze e stupidità, oppure
crede che quelli che parlano dei suoi errori siano tutti nemici, e deve
persistere, non saprei. Ma questo è il livello della “diplomazia”. Prevedibile.
Questo è il degrado della
diplomazia occidentale in tutta la sua “gloria”. Cosa stanno facendo al
Consiglio di Sicurezza dell’ONU? Stanno uccidendo il Consiglio di Sicurezza
bloccando risoluzioni ovvie, sostituendole solo con sanzioni. Ora sanno fare solo
una cosa: accettare queste sanzioni infinite che stanno uccidendo la
diplomazia. Inoltre, queste non sono solo sanzioni, ma parte di una guerra
commerciale e ibrida contro il nostro Paese.
Il 12 aprile 1961 fu compiuto il primo volo dell’uomo nello spazio. Nel 2014 fu girato un documentario, “Quando tornerà Gagarin”, a cui l’ambasciata russa a Roma ha messo i sottotitoli in italiano. Per questo ve lo faccio vedere per intero, e mi scuso per la lunghezza, dura 24 minuti, ma la mia generazione è cresciuta con questa convinzione, che presto saremmo stati su Venere, su Marte. Eravamo degli incorreggibili romantici. Sapete che in genere non lo faccio, ma stavolta, concedetemelo. Personalmente, mi sono commosso.
Musica
Proseguiamo con le canzoni legate
in un modo o l’altro alla Russia e/o all’Italia.
In un’epoca in cui in Occidente
vige la cancellazione della cultura e la cultura della cancellazione, eccovi un
brano di musica classica, senza parole. Chi l’ha detto che la classica sia una
roba per parrucconi? Molti la conoscono come musica natalizia, pochi sanno che
si tratta della “Danza della Fata Confetto” dal balletto “Schiaccianoci”,
orchestrato da Pëtr Čajkovskij nel 1892, che soleva dire che “la musica è quel
sacrario, quella fonte, quel patrimonio a cui ogni nazionalità, ogni etnia ci
mette del suo per il bene comune”.
In questa rivisitazione moderna c’è
una varietà di strumenti: ovviamente, flauti e violini, ma poi organo, clavicembalo,
calici, clarinetto basso, celesta, domra, rubinetteria (sì, avete sentito bene),
carillon, armonica a bocca, tamburo, percussioni, eterofono, oboe, triangolo, shaker,
arpa, clarinetto, violoncello, dečig pondaro, chitarra basso.
Al solito, i luoghi geografici
più disparati: Krasnojarsk, Mosca, Pietroburgo, Krasnodar, Voronež, Novovoronež,
Caterimburgo, Kursk, Lugansk, Simferopoli, Taganrog, Sosnovyj Bor, Kurčatov,
Nerjungri, Groznyj.
Tra gli esecutori, anche Valentina
Lisica, quella a cui fu impedito di suonare in Italia, per il solo fatto di
essere russa e perché si è rifiutata di condannare l’operazione militare
speciale.
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