Paradossalmente, la sinistra dovrebbe imparare da Macron, Scholz e Tusk: diversi tra loro, ma uniti se si tratta di raggiungere i loro scopi comuni. Se vogliamo, è proprio quel principio che fece il successo del vecchio PCI, quello di allora, non di adesso. Per esempio, si fossero presentati insieme i due Partiti socialdemocratici slovacchi, uno di Fico, l’altro di Pellegrini, avrebbero preso la maggioranza assoluta. Se in Germania si fossero presentati assieme Sahra Wagenknecht e Die Linke, sarebbero entrati entrambi al Parlamento Europeo, invece così solo la pur apprezzabile Wagenknecht.
Un esempio a parte è la Francia Indomita di Mélenchon. La sinistra francese è andata divisa alle Europee e infatti ha perso. Hanno imparato la lezione: al primo turno delle Politiche il Nuovo Fronte Popolare è andato coeso, socialisti, comunisti, indomiti, verdi. Non che non soffrano di contraddizioni fondanti: i socialisti sono totalmente appiattiti sull’atlantismo e sull’appoggio incondizionato ai neonazisti ucraini, i comunisti al contrario comprendono le ragioni russe, gli indomiti sono contrari alle forniture agli ucraini pur senza condividere le posizioni russe. Però intanto sono arrivati secondi dopo la destra della Le Pen, e questo consentirà loro di presentarsi al ballottaggio del 7 luglio. A chi dice che ciò sia una spartizione delle poltrone e che sia disonesto nei confronti degli elettori, basti considerare che se lo si dichiara prima, ci si può dividere anche 24 ore dopo le elezioni, però comunque si è in Parlamento.
Questo riguarda anche l’Italia. Se Santoro, DSP, PCI si fossero presentati assieme, pur dichiarando fin dall’inizio di non voler stare assieme, li avremmo in seno al Parlamento Europeo, invece così duri e puri fuori dall’arco parlamentare. Bella soddisfazione.
Colpisce, nella narrazione in voga, che ci sia qualcuno che davvero sia convinto che la destra e il centrodestra, grazie all’astensionismo, abbia perso. Per l’Italia, basti dire che alle precedenti Europee (2019, i confronti vanno sempre fatti con elezioni omogenee) la destra Sorella d’Italia aveva preso 1.726.189 voti, mentre ora 6.724.014, passando infatti dal 6,44% al 28,8%, confermandosi primo Partito d’Italia. L’astensionismo, dunque, ha danneggiato ben altri. Su scala europea, il Partito Popolare, cioè i democristiani, di centrodestra, a cui appartiene anche Ursula Von Der Leyen, ora hanno 187 deputati su 720, mentre ne avevano 182 su 751 (effetto Brexit). Se questo è perdere, vuol dire che ora la matematica è un’opinione come un’altra. Anche per l’astensione, facciamo attenzione: è vero, aveva votato il 50,97%, ed ora il 49,22% (un decremento di appena l’1,73%), ma nel 2014 aveva votato il 42,61%. C’è quindi poco da gioire.
Ottantaquattresimo notiziario settimanale
di lunedì 1 luglio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Attualità
Dichiarazione del Ministero degli
Esteri russo del 24 giugno in merito all’attacco terroristico su Sebastopoli.
Il 23 di giugno il regime di
Kiev, con l’appoggio degli USA e dei suoi satelliti, ha compiuto un ennesimo,
mostruoso attacco terroristico ai danni della popolazione civile russa. Ad
essere attaccata è stata la città di Sebastopoli. L’attentato è stato volutamente
compiuto nella giornata in cui si celebra una delle più importanti festività
ortodosse: la Pentecoste, o “Festa della Santissima Trinità”.
Nell’attacco sono morte quattro
persone, tra le quali anche un bambino di due anni che stava giocando sul
tratto di spiaggia situato nei pressi della città e una bambina di nove anni.
Sono state 151 le persone che hanno richiesto assistenza medica, 82 delle quali
sono state ricoverate in ospedale: tra queste ci sono 55 adulti e 27 bambini, e
molti di loro sono in gravi condizioni. Tutti stanno ricevendo cure da
personale medico qualificato.
Secondo i dati del Ministero
della Difesa della Federazione Russa, per l’attacco sono stati utilizzati
missili americani tattici ATACMS, equipaggiati con testate a grappolo al fine
di incrementarne il potenziale distruttivo. Tutte le istruzioni di volo
assegnate ai missili sono state inserite da specialisti USA sulla base dei dati
di ricognizione satellitare in loro possesso. Nei cieli nei pressi della Crimea
era in servizio il drone americano da ricognizione Global Hawk.
Non ci sono dubbi sul
coinvolgimento degli USA in questo orrendo crimine. A questo crimine seguirà
necessariamente una risposta.
Le capitali occidentali
continuano a macchiarsi del crimine del silenzio e a tacere in merito alle
azioni brutali messe in atto dal regime di Zelenskij, mentre neppure dalle
organizzazioni internazionali giunge alcuna condanna.
Piangiamo assieme a Sebastopoli
tutta, che oggi ha proclamato una giornata di lutto. Esprimiamo le nostre
condoglianze ai parenti delle vittime e auguriamo una pronta guarigione a
coloro che sono rimasti feriti.
Dichiarazione del Ministero degli
Esteri russo del 25 giugno sulle misure in risposta alle restrizioni dell’Unione
Europea nei confronti dei media russi.
In risposta alla decisione del
Consiglio dell’UE del 17 maggio di vietare “qualsiasi attività di trasmissione”
di tre testate d’informazione russe (RIA Novosti, Izvestija e Rossijskaja
Gazeta), entrata in vigore il 25 giugno, sono state adottate contro-limitazioni
all’accesso nel territorio della Federazione Russa alle risorse di una serie di
media degli Stati membri dell’UE e di operatori mediatici comunitari che
diffondono sistematicamente informazioni inesatte sullo svolgimento dell’Operazione
Militare Speciale.
La Federazione Russa ha
ripetutamente avvertito a vari livelli che le vessazioni su base politica nei
confronti dei giornalisti russi e gli immotivati divieti dei media russi nell’UE
non sarebbero rimasti senza risposta. Ciononostante, Bruxelles e le capitali
dei Paesi del blocco hanno scelto di seguire la strada dell’escalation con l’ennesimo
divieto illegittimo, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e
proporzionali. La responsabilità di questi sviluppi è esclusivamente della
leadership dell’Unione Europea e dei Paesi aderenti che hanno sostenuto questa
decisione.
Se le restrizioni sui media russi
saranno revocate, anche la parte russa riconsidererà la propria decisione nei
confronti degli operatori dei suddetti media.
L’elenco dei media italiani per
cui vengono introdotte le contro-limitazioni sulla trasmissione e sull’accesso
in Internet nel territorio della Federazione Russa comprende:
• La7
• La Stampa
• La Repubblica
• RAI
Estratti dalle risposte dell’Ambasciatore
della Russia in Italia Aleksej Paramonov, 27 giugno 2024.
Ucraina
Non è la Russia ad aver dato
origine all’attuale situazione in Ucraina. Tale crisi è la conseguenza delle politiche
aggressive che l’Occidente mette in atto già da molti anni, e il cui obiettivo
è sempre stato quello di trasformare l’Ucraina in una sorta di strumento militare
per fare guerra alla Russia.
Ed è proprio il porre fine al
conflitto in Donbass, ma adesso per vie militari, l’obiettivo perseguito anche
dall’Operazione Militare Speciale, che ha avuto inizio nel febbraio del 2022 e
che, in sostanza, è un’operazione di ripristino forzato della pace.
Sanzioni
La nuova situazione venutasi a
creare sul piano geoeconomico ha agito come una sorta di potente iniezione di
adrenalina nell’economia russa, e le ha permesso di raggiungere risultati
davvero notevoli in tempi molto brevi, ad esempio dal punto di vista di una
sovranità economica e tecnologica mai viste prima.
Iniziativa di pace
La Russia, in quanto potenza
mondiale consapevole delle proprie responsabilità, non si tira indietro dal
ruolo di primo piano che riveste nelle questioni globali. Al contrario, in un
contesto che vede l’aggravarsi della situazione sul piano internazionale, la
Russia guarda al futuro e propone le sue soluzioni per le problematiche più
urgenti, in primo luogo per quelle riguardanti l’ambito della sicurezza.
Ed è proprio in questa chiave che
occorre considerare l’iniziativa da poco avanzata dal Presidente della
Federazione Russa riguardante la creazione di un’architettura di sicurezza
continentale che operi per l’intero territorio euroasiatico.
Una notizia che è una
non-notizia, ve la riporto solo per dovere di cronaca perché riguarda l’Italia.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha confuso Italia e Francia durante
una raccolta fondi per la sua campagna di rielezione. Lo riferisce la stampa
della Casa Bianca.
Come riferisce RIA Novosti, una
delle agenzie che ora in Italia non potete più leggere, il leader americano si
è lamentato del fatto che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è
rifiutato di visitare il cimitero dei soldati caduti che hanno combattuto nelle
guerre mondiali.
Biden ha detto che Trump non
andrà in un cimitero in Italia, riferendosi in realtà a un cimitero in Francia.
Si precisa che il presidente
americano ha poi ribadito la riserva, sottolineando che anche suo figlio era
uno dei soldati caduti, “ma non in Italia, bensì in Iraq”. Nel frattempo, suo
figlio è morto a causa di un cancro dopo essere tornato negli Stati Uniti da
una missione militare.
Economia
La Russia intende calcolare il
danno ricevuto dalle sanzioni e presentare richieste monetarie ai Paesi che
hanno imposto le sanzioni.
Nel frattempo, i Paesi occidentali
nel 2022 hanno ricevuto meno merci russe di 64,1 miliardi di dollari, nel 2023
di 192,4 miliardi di dollari, cioè negli ultimi due anni, di 256,5 miliardi di
dollari.
Secondo il Servizio doganale
federale (FCS), le esportazioni russe sono aumentate nel 2022-2023, il che ha
consentito alla Russia di ricevere ulteriori 30,9 miliardi di dollari.
Pertanto, il commercio con i Paesi amici ha aiutato la Russia a compensare le
perdite nella direzione occidentale e a guadagnare ulteriori 287,5 miliardi di
dollari.
Allo stesso tempo, il 55% dei
beni russi che l’Occidente non ha ricevuto erano risorse energetiche (107
miliardi di dollari), gioielli (38 miliardi di dollari) e metalli (20,7
miliardi di dollari).
Le perdite degli importatori
occidentali di legno russo in due anni ammontano a 9,2 miliardi di dollari,
degli importatori di plastica e gomma 5,4 miliardi di dollari, attrezzature,
strumenti e trasporti 5 miliardi di dollari, prodotti chimici 4,5 miliardi di
dollari, cibo 1,3 miliardi di dollari, prodotti animali e materiali da
costruzione $ 1,2 miliardi, altri beni: $ 900 milioni.
Gli importatori occidentali di
prodotti vegetali russi (638,5 milioni di dollari), grassi e oli (464,5 milioni
di dollari), tessuti e abbigliamento (325 milioni di dollari) e oggetti d’arte
(44 milioni di dollari) hanno perso meno di altri.
Amarcord
Ho fatto le medie inferiori nel
1973-1976 a Roma, “Enrico Mestica”. Il nostro professore di italiano, che ci
pareva un vecchio del XIX secolo, aveva 65 anni. Era il presidente della
squadra di calcio di Fondi, serie D (esisteva ancora), e proprio da Fondi si
faceva tutte le mattine 100 km in treno per venire ad insegnare a noi
debosciati, e altrettanti al ritorno.
Ogni 24 marzo ci portava a
visitare le Fosse Ardeatine, con le sue 335 tombe. Impressionante. Come libro
di testo di educazione civica (chissà se è una materia che esiste ancora),
avevamo un’opera di Piero Calamandrei, uno dei fondatori del Partito d’Azione.
Non ricordo il titolo, ma il libro iniziava citando un suo scritto.
Durante il secondo conflitto
mondiale Kesselring fu il comandante delle forze armate germaniche in Italia, e
a fine conflitto (1947) fu processato e condannato a morte per i numerosi
eccidi che l’esercito nazista aveva commesso ai suoi ordini (Fosse Ardeatine,
Strage di Marzabotto e molte altre). La condanna fu poi commutata in ergastolo,
ma nel 1952 fu liberato per presunte gravi condizioni di salute. In realtà,
Kesselring visse altri otto anni libero nel suo Paese, dove divenne quasi
oggetto di culto negli ambienti neonazisti della Baviera. Una volta tornato
libero, Kesselring affermò di non essere affatto pentito di ciò che aveva fatto
durante i 18 mesi nei quali aveva tenuto il comando in Italia e, anzi, dichiarò
che gli italiani avrebbero dovuto erigergli un monumento per il bene che
secondo lui aveva loro fatto. Fu in risposta a queste affermazioni che Piero
Calamandrei scrisse la celebre epigrafe, dedicata a Duccio Galimberti.
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo
sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Il capo del personale della
Brigata Azov, Bogdan Krotevič, raccomanda alle nuove reclute della
sua unità “depoliticizzata” di leggere un libro di memorie del 1953 del
criminale di guerra nazista Albert Kesselring. Questo è tutto ciò che in Italia
se ne deve sapere.
Musica
Proseguiamo con le canzoni legate
in un modo o l’altro alla Russia e/o all’Italia.
Da un film del 1936, la canzone
si chiama Лейся, песня, напросторе, Scorri, canzone, nelle infinite
distese.
Murmansk, Krasnojarsk, Mosca,
Nižnij Novgorod, rompighiaccio nucleare “50 anni della Vittoria”, Penza, Armenia,
San Pietroburgo.
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