Sedicesimo notiziario settimanale di lunedì 13 marzo 2023 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Attualità
A Tbilisi la popolazione è scesa in piazza per protestare contro il disegno di legge sugli agenti stranieri.
La settimana appena trascorsa, a Tbilisi, il parlamento aveva adottato una legge sugli agenti stranieri “Sulla trasparenza dell’influenza straniera”, questo evento ha fatto scendere in piazza migliaia di manifestanti. I manifestanti hanno lanciato bottiglie molotov contro la polizia e hanno sfondato le barriere all’ingresso del parlamento.
La presidente georgiana Salome Zurabišvili, mentre si trovava negli Stati Uniti, si è rivolta ai manifestanti. Ha annullato tutti gli incontri programmati in relazione alle proteste a Tbilisi e ha fatto appello a tutte le persone presenti in corso Rustaveli, preannunciando il suo diritto di veto alla legge in questione. Ha registrato il suo discorso davanti alla Statua della Libertà di New York.
Chi è Salome Zurabišvili? Nata in Francia, nel 1952, in una famiglia di emigranti politici georgiani che hanno lasciato la Georgia dopo il 1921.
Dal 1974 ha lavorato nel sistema del ministero degli Esteri francese.
Dal 1974 al 1977 è stata la terza segretaria dell’ambasciata francese in Italia, dal 1977 al 1980 è stata la seconda segretaria della missione permanente della Francia presso l’ONU.
Dal 1980 al 1984 ha lavorato come dipendente del Centro di analisi e previsione dell’Ufficio centrale del ministero degli esteri francese.
Dal 1984 al 1988 è stata Primo Segretario dell’Ambasciata di Francia negli Stati Uniti.
Dal 1989 al 1992 è stata Seconda Segretaria dell’Ambasciata in Ciad.
Nel 1992 è stata nominata Primo Segretario della Missione Permanente della Francia presso la NATO e nel 1993 Vice Rappresentante Permanente della Francia presso l’Unione Europea.
Dal 1996 è consulente tecnica del gabinetto del ministero e dal 1997 ispettore del ministero degli Esteri francese.
Dal 1998 al 2001 ha lavorato presso il Dipartimento del Ministero degli Affari Esteri sui temi della strategia, della sicurezza e del disarmo.
Nel 2001 è stata nominata capo del Segretariato generale della difesa nazionale della Francia per gli affari internazionali e la strategia.
Nel 2003 è diventata Ambasciatrice Straordinaria e Plenipotenziaria di Francia in Georgia.
Saakašvili (dopo la sedicente “Rivoluzione delle rose”) le ha conferito la cittadinanza georgiana e l’ha nominata capo del ministero degli Esteri georgiano.
Salome Zurabišvili, dopo aver trascorso i suoi anni migliori nelle strutture di intelligence strategica e pianificazione militare della Francia, e da lì entrare nella leadership politica della Georgia (dopo il colpo di stato e il rovesciamento di Ševardnadze), è, ovviamente, assolutamente “persona neutrale e indipendente” sulla questione dell’influenza straniera e gli agenti di questa influenza straniera in Georgia.
Perché prestiamo attenzione a questo Paese ex sovietico? La legge sugli agenti stranieri è stata proposta al Parlamento non dall’opposizione, bensì dal Partito al potere. E allora come mai la Presidente si schiera con i manifestanti?
L’immarcescibile Josep Borrell ha affermato che tale legge è inconciliabile con i valori dell’Unione Europea. Sarà per questo che gli USA non fanno parte dell’UE? Sì, perché, giova specificarlo, questo progetto di legge è una mera traduzione dall’inglese della legge statunitense, in vigore addirittura dal 1938.
Se si prende il testo di legge e lo si confronta, allora ci si rende conto che è una pallida copia rispetto a come sono regolate le attività delle organizzazioni no profit negli USA, in Francia, India, Israele. Per violazione di una legge simile negli Stati Uniti, c’è una multa fino a 250mila dollari USA e fino a 5 anni di reclusione con tanto di procedimento penale. In Georgia gli importi sono incommensurabilmente inferiori: circa 9mila dollari Usa e nessun procedimento penale.
Insomma, non precipitatevi a schierarvi, a fare il tifo da stadio per gli uni o per gli altri: come si dice a Roma, da quelle parti, il più onesto c’ha la rogna.
Venerdì scorso, il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, ha rilasciato una lunga intervista al giornalista statunitense Dmitrij Seins per la trasmissione “Bol’šaja Igra” (“Il Grande Gioco”) del “Primo canale” televisivo russo. Trovate la mia traduzione simultanea su Visione TV, e il testo completo nel mio blog. L’ambasciata russa a Roma ha sintetizzato molto efficacemente i punti chiave dell’intervista.
La Russia è stata dichiarata una “minaccia” esistenziale e immediata che deve essere superata il prima possibile. La prossima minaccia – sempre nella formulazione “una sfida permanente a lungo termine per l’Occidente nel mondo” – è la Cina.
Non si può tornare al vecchio. Non abbiamo bisogno di farcene convincere. Abbiamo da tempo tratto tutte le conclusioni per noi stessi. Il mondo non ha imparato nulla dalla storia tra le due guerre mondiali.
Contro la Russia vengono utilizzate espressioni, retorica e azioni estremamente aggressive, che si esprimono principalmente in sanzioni illegali e senza precedenti. Mostrano che l’Occidente ha davvero deciso da solo che questa è una guerra non per la vita, ma per la morte.
La filosofia “o con noi o con la Russia” è stata covata dall’Unione Europea fin dall’inizio della situazione geopolitica che si è sviluppata dopo la scomparsa dell’URSS.
Sulla situazione in Georgia: è molto simile al “Majdan” di Kiev. Non c’è dubbio che la legge sulla registrazione delle organizzazioni non governative che ricevono finanziamenti esteri per un importo del 20% del loro budget fosse solo una scusa per iniziare un tentativo di cambiare il potere con la forza.
In Georgia l’opposizione non solo può, ma è obbligata a fare ciò che vuole, mentre in Moldavia si condannano le proteste contro l’attuale governo. Perché l’opposizione in Georgia riflette gli interessi dell’Occidente, mentre l’opposizione in Moldavia ne riflette gli altri, e il governo e il presidente riflettono gli interessi occidentali in questo Paese.
Sull’attentato terroristico ai due Nord Stream: non sanno cosa obiettare, soprattutto dopo che Seymour Hersh ha pubblicato i risultati della sua ricerca e ha promesso di continuare a pubblicare stime e conclusioni aggiuntive. Per noi, questo è stato un ulteriore fattore che ci ha costretto a presentare una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ora è in discussione, e che metteremo sicuramente ai voti. Comunque, questo flagrante attacco terroristico non rimarrà senza indagini.
Economia
L’efficacia delle sanzioni occidentali contro la Russia è discutibile, dato che gli scaffali dei supermercati russi sono pieni di prodotti freschi, mentre i britannici devono far fronte alla carenza di uova e verdure. Questa opinione è stata espressa dalla giornalista Sue Reid in un articolo pubblicato martedì sul quotidiano Daily Mail.
Il giornale ha pubblicato fotografie di scaffali affollati di negozi a Perm’, indicando che queste immagini contrastano fortemente con i tempi di quarant’anni fa, quando, al contrario, l’Unione Sovietica ha subito la penuria di cibo negli ultimi anni della sua esistenza. La giornalista ha sottolineato che i supermercati britannici stanno attualmente imponendo restrizioni sul numero di pomodori e cetrioli disponibili per l’acquisto. Inoltre, come ha sottolineato, i russi non hanno recentemente sperimentato l’impennata dei prezzi del carburante e dell’elettricità, a differenza dei residenti nel Regno Unito.
Alla fine di febbraio, il presidente della British National Farmers Union, Minette Butters, ha affermato che il regno potrebbe affrontare una carenza di pomodori, cetrioli e cavolfiori nel mezzo di una crisi nel settore agricolo a causa dell’elevata inflazione. A suo avviso, la mancanza di manodopera, l’aumento dei prezzi, l’interruzione delle catene di approvvigionamento alla luce del conflitto in Ucraina e le conseguenze dell’uscita del paese dall’Unione Europea incidono negativamente sulle attività degli agricoltori locali. Butters ha sottolineato che i raccolti scarsi nei paesi tradizionalmente produttori di ortaggi come il Portogallo e l’Italia stanno costringendo il Regno Unito a fare più affidamento sui propri coltivatori che stanno affrontando la crisi economica.
Secondo i dati ufficiali, a gennaio l’inflazione nel Regno Unito è stata del 10,1% su base annua. Il servizio statistico nazionale del Regno Unito definisce l’aumento delle tariffe elettriche a seguito della guerra di sanzioni tra l’Occidente e la Federazione Russa sul conflitto in Ucraina il fattore principale dell’aumento dei prezzi nel Paese.
Interviste
Anche questa settimana, ho partecipato a varie conferenze, tavole rotonde e trasmissioni televisive e radiofoniche russe e italiane. Ecco quanto ho detto a Cusano News 7.
Musica
Proseguiamo con le canzoni legate in un modo o l’altro alla Russia e/o all’Italia. E’ il turno di Riccardo Fogli. Guardando quanti vi ho fatto ascoltare nelle ultime settimane, al di là del fatto che ciò non corrisponda ai miei gusti personali, e che siano perlopiù dimenticati in Italia (Milva, Ricchi e Poveri, Al Bano, Toto Cutugno, ecc.), c’è una cosa che li unisce tutti: la tipica musicalità italiana, che purtroppo in patria è scomparsa, basti pensare alle ultime edizioni di Sanremo, compresa soprattutto l’ultima.
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