Tra i deputati del Partito Democratico, recentemente è balzata alle cronache la 37-enne Lia Quartapelle.
Wikipedia non è certo la Bibbia, ma insomma in genere sulle biografie parlamentari non mente. Ecco cosa si legge nella versione italiana:
Nell’estate 2018 la Quartapelle ha chiesto al governo italiano la convocazione dell’ambasciatore russo in Italia per chiedere chiarimenti circa il presunto attacco di 400 hacker russi che, secondo giornalisti come Marzio Breda del Corriere della Sera e l’ex direttore de Il Sole 24 Ore Gianni Riotta avrebbero contribuito a chiedere via social network l’impeachment del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a seguito del suo diniego a nominare Paolo Savona Ministro dell’Economia nel nascituro governo Conte I tra il 27 e il 28 maggio precedente. Nel 2019 la Procura di Roma, che sul fatto aveva aperto un’inchiesta, rubricò l’evento a un’invenzione giornalistica non suffragata da alcun fatto concreto, mancando completamente le prove di una regia russa.
In seguito, nel luglio 2019, dopo il sequestro da parte della Digos di armi da guerra, compreso un missile terra-aria, a un gruppo di estrema destra genovese in contatto con milizie combattenti nella guerra in Ucraina, la Quartapelle ha supposto l’esistenza di un collegamento tra tali milizie, la Lega e i combattenti filorussi del Donbass, sebbene le milizie chiamate in causa fossero sostenute dal governo ucraino e non dalla Russia di Vladimir Putin. Inoltre, la Quartapelle ha ipotizzato un ruolo da reclutatore per tali milizie al giovane politologo Orazio Maria Gnerre, che ha respinto le accuse. La deputata del Pd ha ammesso l’errore in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
Per quale ragione la Quartapelle ha suscitato il mio interesse? Attualmente, è in corsa alla carica di sottosegretario agli esteri. Ecco dunque cosa ha dichiarato in un’intervista a Radio Popolare rilasciata il 3 settembre 2019:
Questo governo ha l’obiettivo di restaurare il prestigio internazionale del nostro Paese, fortemente indebolito da una politica ondivaga del governo precedente, e soprattutto dai legami tra la Lega e la Russia, che non sono ancora stati chiariti. L’obiettivo è quindi di avere una persona che possa ridare un volto positivo e propositivo di un’Italia protagonista sullo scenario internazionale. […] Io credo che si debba andare estremamente a fondo del problema delle interferenze straniere nella nostra democrazia, quindi istituire una commissione d’inchiesta sulle interferenze russe a partire dal caso Russiagate. Va chiarito che sia la democrazia italiana, sia gli elettori italiani rischiano di essere manipolati da una potenza straniera che non è una nostra alleata, che è stata una potenza ostile rispetto all’Europa e all’Occidente.
Se davvero verrà nominata sottosegretario agli esteri, sarò molto curioso di ascoltare cosa dirà in occasione di un’eventuale missione istituzionale in Russia ai suoi omologhi del Parlamento e del governo russi, nonché al Presidente Putin.
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