Settantaseiesimo notiziario settimanale di lunedì 6 maggio 2024 degli italiani di Russia. Il 7 maggio ci sarà l’insediamento ufficiale di Putin a presidente della Federazione Russa, vi anticipo che lo tradurrò in italiano, cercatelo. Buon 9 Maggio, buon ascolto e buona visione.
Attualità
Per non parlare delle azioni
apparentemente ostili che invece sono andate a tutto vantaggio di Mosca. Come
la vendita delle attività russe di ENEL a un prezzo molto più basso del valore.
Un favore al compratore più che un danno alla Russia di Putin.
Molte imprese presenti in Russia
chiedono di trattare il caso spogliandolo di ogni significato politico. In
gioco ci sono un’impresa e le sue attività, passate peraltro a un gruppo
sottoposto a sanzioni che avrà più difficoltà di Ariston Thermo ad operare sui
mercati.
In secondo luogo è necessario
fare chiarezza sulle sanzioni, in particolare sull’interpretazione delle norme.
Una chiarezza spesso mancata in passato. L’arrivo del dodicesimo provvedimento
sanzionatorio, che estende il campo alle attività di gestione e dirigenziali,
rischia di provocare un ginepraio in cui possono finire, senza volerlo, molte
imprese che agiscono legalmente in Russia.
“Il Governo”, dice Vittorio
Torrembini, presidente dell’associazione delle aziende italiane in Russia, GIM
Unimpresa, “può chiedere che le sanzioni vengano onorate da tutti gli alleati.
Che i Paesi Baltici rispettino le regole doganali e non blocchino i camion al
confine. Non è normale che la Lituania diventi il secondo esportatore di vino
in Russia. Ancora – continua Torrembini – servirebbe una moral suasion sulla BCE
per tutelare i conti dei cittadini europei in Russia e autorizzare le
transazioni regolari. Tutte misure a tutela delle imprese italiane che si sono
comportate con correttezza e trasparenza”.
Le aziende italiane in Russia debbono
essere considerate come entità economiche assolutamente legittime e importanti
per l’economia dell’Italia. E’ necessario che il governo italiano si faccia
carico di una iniziativa a livello europeo, affinché tutti gli Stati dell’Unione
rispettino in modo univoco sia i regolamenti sanzionatori che le normative
europee. In particolar modo, per il settore doganale e dei trasporti, che oggi
risultano assai problematici, soprattutto in conseguenza dei comportamenti
scorretti dei Paesi dell’area baltica. Medesima richiesta riguarda l’applicazione
del 12mo pacchetto sanzionatorio che concerne i servizi intercompany, che anche
in questo caso vede le più disparate interpretazioni tra i vari Stati dell’Unione.
Torrembini è anche stato invitato
ad intervenire da remoto a Porta a porta. Non appena ha iniziato a dire verità
scomode, lo hanno interrotto e non lo hanno più fatto parlare. Ovviamente, non
posso riportarvi lo stralcio del suo intervento: la RAI e YouTube
bloccherebbero immediatamente questo notiziario sia sul mio canale di questa piattaforma
democratica statunitense che sul canale di Visione TV, per presunta violazione
di inesistenti diritti d’autore. Però io lo pubblico anche sul mio canale in
RuTube, vi invito a vederlo lì.
Speciale elezioni europee
Innanzitutto il governo italiano
è di destra, lo dicono loro stessi. Quali Partiti ci sono al governo?
Fratelli d’Italia, il più grande
Partito italiano, la sua presidente e fondatrice è la premier Giorgia Meloni.
Il Partito predica: “nazionalismo italiano, conservatorismo nazionale,
conservatorismo sociale, populismo di destra, euroscetticismo, reazione, post-fascismo,
atlantismo” e afferma di essere di destra, di destra radicale. Finché è stata
all’opposizione, la Meloni si è schierata a favore della sovranità italiana,
contro l’Unione Europea, contro la NATO e contro le forniture all’Ucraina. Dopo
aver ottenuto la maggioranza e formato il governo, ha cambiato rapidamente casacca,
a favore della NATO, a favore dell’Ucraina e contro la Russia.
La Lega è il secondo Partito più
importante della coalizione di governo. Il segretario è il ministro delle
infrastrutture Matteo Salvini. Il Partito afferma di essere sostenitore di: “conservatorismo
nazionale, regionalismo, federalismo, euroscetticismo, anti-globalismo,
populismo di destra, conservatorismo sociale” e si posiziona come un partito di
destra, di destra radicale e persino di estrema destra. Alla vigilia delle prossime
elezioni, anche il ministro Salvini ha cambiato rapidamente casacca e dice che
questa non è la nostra guerra. Allora perché non lasciano il governo
apertamente filo-ucraino? Naturalmente la domanda è retorica. Vorrei
sottolineare che nel corso dei dieci anni di sanzioni anti-russe dell’Unione
Europea, gli eurodeputati della Lega hanno votato e votano all’unanimità,
regolarmente e appassionatamente a favore dell’inasprimento delle sanzioni
contro la Federazione Russa. Come sempre, tra il dire e il fare c’è di mezzo il
mare.
Forza Italia, dell’ormai deceduto
Berlusconi, il terzo Partito della coalizione. Mentre il suo fondatore era in
vita, prima si dichiarava il migliore amico di Putin, poi Putin lo ha deluso,
poi, il giorno dopo, era di nuovo amico, poi di nuovo non era amico. Ed io
dicevo: si decidesse, sennò di qua e di là, non riesco a stargli dietro. Va
beh, ormai inutile discuterne. Berlusconi è morto e il suo Partito, guidato dal
ministro degli Esteri Antonio Tajani, sostiene convintamente l’Ucraina. Il
Partito si definisce di centrodestra e sceglie come valori: “conservatorismo
liberale, democrazia cristiana, liberalismo, populismo, berlusconismo, liberismo,
populismo di destra, cristianesimo democratico, europeismo, atlantismo”.
Poi ci sono le mezze tacche nel
governo, ma la sostanza non cambia. “Noi moderati”, centristi e centrodestra, “conservatorismo
liberale, democrazia cristiana, europeismo, cristianesimo liberale,
liberalismo, atlantismo”.
Insomma, invocare una svolta a
destra in Italia ha del grottesco: più a destra di così? Verso il fascismo
totale?
E che dire invece dell’opposizione,
del centrosinistra? La più grande opposizione è il Partito Democratico. Si
schiera con convinzione a favore dell’Ucraina. “Socialdemocrazia, progressismo,
riformismo, europeismo, liberalismo sociale, socialismo cristiano, europeismo, atlantismo,
cristianesimo sociale”.
Il “Movimento 5 Stelle”, un tempo
non sistemico, si è trasformato in un Partito centrista assolutamente
sistemico. Sì, il loro attuale leader, l’ex primo ministro Giuseppe Conte, a
volte si permette di dubitare dell’opportunità delle sanzioni anti-russe, ma
votano comunque a favore delle sanzioni. La loro ideologia: “populismo,
euroscetticismo, democrazia elettronica, ambientalismo, democrazia diretta,
progressismo, decrescita, lotta alla corruzione, non-interventismo”.
Mi occupo di politica italiana da
più di quarant’anni, se qualcuno mi spiegasse cosa significano tutto questo obbrobrio,
gliene sarei grato. Ma va bene, allontaniamoci dall’Italia, perché quelle di
giugno sono le elezioni dell’Unione Europea.
Perché la Slovacchia, cioè il
primo ministro Fico e il presidente Pellegrini, sono diventati improvvisamente
di destra, come insiste il centrosinistra? Sono i leader rispettivamente del “Kurs”,
Partito socialdemocratico, e di “Hlas”, altro Partito socialdemocratico. E si
oppongono alle forniture all’Ucraina. E per questo vengono regolarmente bollati
come populisti. Ma tutta la destra dell’Unione europea grida: abbasso l’élite
di sinistra filoucraina dell’Unione europea! Sinistra. No, certo, capisco:
Borrell è membro del Partito socialista operaio spagnolo e Scholz è un
socialdemocratico tedesco. E il resto?
La presidente della Commissione
europea, Ursula Von Der Leyen: Unione Cristiano-Democratica (CDU), centrodestra.
Il leader del Consiglio europeo, Charles Michel: Movimento riformista, cioè
liberali, di centrodestra. La presidente del Parlamento Europeo, Roberta
Metsola: Partito Nazionalista di Malta, estrema destra, post-fascista. E nei
singoli Paesi?
Macron è un centrista. Paesi
Bassi: Mark Rütte, liberale, centrodestra. Belgio: De Croo, liberale,
centrodestra. Austria: Nehammer, Partito popolare, centrodestra. Irlanda:
Harris, centrodestra. Svezia: Kristersson, liberale. Finlandia: Orpo,
centrodestra. E nell’Europa orientale è tutta da ridere. Polonia: Tusk,
liberale, di centrodestra, il suo Partito è alleato con “Udar” del sindaco di
Kiev Kličko.
Bulgaria: Denkov, liberale. Romania: Iohannis, liberale. Repubblica Ceca:
Fiala, conservatore. Lettonia: Silina, centrodestra. Lituania: Simonyte,
democristiana. Estonia: Kallas, centrodestra. E non sto nemmeno a considerare i
conservatori di Rishi Sunak nel Regno Unito.
Cosa consegue da tutto ciò?
Principalmente che l’Unione Europea in mano ai comunisti è un’idiozia e una
menzogna. E se l’Unione Europea si spingesse ancora più a destra, sarebbe davvero
il fascismo. La seconda cosa è che chiunque sia al potere difende gli interessi
di Washington. In terzo luogo, promuovere una simile narrazione comporta una
svolta a destra. Da irresponsabili.
Resta un quesito: per chi votare?
L’Occidente collettivo ha eretto contro la Russia una barricata, e come ogni
barricata che si rispetti, o stai di qua, o stai di là, tertium non datur. Votate
per chi è contro gli armamenti all’Ucraina, e se non ci sono liste che lo
dichiarino, almeno sceglietevi i candidati che occupino tali posizioni.
Oltretutto, a noi italiani residenti fuori dall’Unione Europea non ci fanno
votare. C’è anche chi dice che sia giusto così, e allora noi italiani all’estero
ci chiediamo come mai invece ci fanno votare per le elezioni politiche
italiane. A questo aggiungiamo che in alcuni Paesi dell’Unione Europea i loro
cittadini residenti all’estero possono votare alle elezioni europee eccome.
Dunque, votate anche per noi che non possiamo.
Musica
Per il 25 aprile vi avevo
proposto Bella ciao, e subito si sono trovati i critici da divano, ed è stata
scritta dopo il 1945, anzi no, è stata scritta prima del 1939… E chi se ne
frega?
Il 9 maggio in Russia è il giorno
della Vittoria. Una canzone si chiama proprio così. Ve lo dico subito: è del
1975, e non ha nessuna importanza.
Il Giorno della Vittoria, quanto
lontano era da noi
Come una brace cancellata nel
fuoco spento
Distava miglia, bruciate e
impolverate,
Abbiamo anticipato l’arrivo di
questo giorno per quanto possibile.
Questo Giorno della Vittoria
Odora di polvere da sparo
Questa festività
Coi capelli bianchi sulle tempie
Questa gioia
Con le lacrime sugli occhi
Giorni e notti ai forni nelle
acciaierie
Abbiamo trascorso, insonni.
Ciao, mamma, non siamo tornati tutti,
Ora vorrei correre scalzo sulla
rugiada.
Mezza Europa, abbiamo camminato
per mezza Terra,
Abbiamo anticipato l’arrivo di
questo giorno per quanto possibile.
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