lunedì 2 settembre 2024

093 Italiani di Russia

Da Mosca, Mark Bernardini. Novantatreesimo notiziario settimanale di lunedì 2 settembre 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione. Questa settimana voglio iniziare con una citazione.

Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale.

Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, (a Tania)

Attualità

Lo dirò apertamente, anche il problema del transito del petrolio russo attraverso l’Ucraina non può cambiare la nostra posizione sulla guerra in Ucraina, che deve essere conclusa con un rapido cessate il fuoco, e non prolungata artificialmente con l’obiettivo irrealistico di mettere in ginocchio la Russia e con l’obiettivo reale di riempire ancora di più le tasche degli armaioli.

Robert Fico, primo ministro della Slovacchia, socialdemocratico, centrosinistra.

Rapporto del Ministero degli Esteri della Russia in merito alla situazione riguardante i diritti umani negli USA (25 aprile 2024)

Secondo i dati pubblicati dal Mapping Police Violence negli USA, nel 2023, il numero di coloro che sono morti per mano delle forze di polizia è arrivato a 1.351: una cifra record se confrontata con i medesimi indicatori relativi agli anni passati, e che vede 79 vittime in più rispetto alle statistiche del 2022. Inoltre, si osserva che negli USA, nel 2023 gli agenti delle forze dell’ordine hanno ucciso in media una volta ogni 6,6 ore.

Gli americani e le organizzazioni non governative poste sotto il loro controllo supportano attivamente i movimenti neonazisti e di estrema destra operanti sul territorio post-sovietico e in Europa: mentre definiscono “combattenti per la libertà” i loro membri, qualificano come “esponenti di movimenti di liberazione nazionale” i personaggi da loro idolatrati, individuabili tra i collaborazionisti del nazismo. Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022 (prima che le Forze Armate della Federazione Russa dessero inizio all’Operazione Militare Speciale, il 24 febbraio 2022) solo al battaglione di “Azov” sono stati trasferiti, attraverso canali legali, circa 78 milioni di dollari in “aiuti” americani, nonostante il divieto sancito dal Congresso USA sulle operazioni di finanziamento destinate a tale organizzazione criminale.

Guidati dal principio di extraterritorialità della giustizia americana, gli USA “danno la caccia” a cittadini di Stati sovrani in tutto il mondo, violando palesemente gli accordi bilaterali pertinenti siglati nell’ambito del diritto internazionale, e disattendendo, tra le altre cose, le norme della legislazione nazionale di tali Paesi. Su richiesta delle autorità americane di pubblica sicurezza, gli USA stanno portando avanti l’inammissibile pratica legata all’arresto dei cittadini russi in Paesi terzi.

Dal 2008 si sono registrati più di 70 casi di questo tipo.

Il Presidente serbo Aleksandar Vučić:

“Io ho una domanda per te: puoi guardare la TV cinese o russa in Svizzera? Se è proibito, è una democrazia? In Serbia puoi guardare la TV ucraina, la TV russa, la TV cinese, ma anche la TV americana, la TV britannica, la TV svizzera, la TV francese, la TV tedesca, qualunque cosa tu voglia. E’ una tua scelta. Chi definisce cos’è la democrazia? Sai, quando ero molto giovane, quasi un ragazzino, ero pessimo nel disegnare o dipingere, totalmente privo di talento. Ho disegnato un cavallo, ma il cavallo non sembrava un cavallo. Ho dovuto fare un’iscrizione sotto dicendo: “Questo è un cavallo”.

Questo è quello che fanno oggi. Quando nessuno vede che esistono forze democratiche, dicono: “Noi siamo la democrazia e voi no”. E questo è tutto”.

Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa in merito all’attacco terroristico condotto dai nazisti ucraini su Belgorod

La giunta neonazista di Zelenskij continua a seminare il terrore tra i civili russi. La sera del 30 agosto, i miliziani ucraini hanno compiuto l’ennesimo crimine, bombardando Belgorod e altri centri abitati situati nel distretto omonimo con ordigni a grappolo provenienti da sistemi missilistici a lancio multiplo “Vampire”, di fabbricazione ceca.

A seguito di questo brutale attacco, 5 civili hanno perso la vita, mentre 46 persone, tra le quali 7 minorenni, hanno riportato ferite di diversa gravità. Tra i feriti, un bambino è stato sottoposto a un’operazione chirurgica e al momento si trova in gravi condizioni, mentre due adulti saranno a breve trasferiti a Mosca. Sono state danneggiate sia abitazioni che edifici civili.

Siamo profondamente addolorati per le persone che sono rimaste uccise nell’attacco, e auguriamo una pronta guarigione a tutti coloro che sono rimasti feriti.

Il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha aperto un procedimento penale in merito all’attacco condotto dalle Forze Armate Ucraine su Belgorod e sul distretto omonimo ai sensi dell’Articolo 205 del Codice Penale della Federazione Russa (“atti terroristici”). In questo momento si sta facendo chiarezza sulle circostanze di quanto avvenuto.

Tutti i responsabili dell’orchestrazione e dell’esecuzione di questo e di altri crimini commessi dalla giunta militare di Kiev saranno inevitabilmente puniti secondo la legge.

Non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto terroristico a carattere intimidatorio premeditato e pianificato nel dettaglio. La cricca al potere in Ucraina ha di nuovo dato prova della sua natura nazista: allo stesso modo di come avveniva ormai 80 anni fa, nel periodo dell’invasione fascista, quelli che oggi sono gli ultimi seguaci del nazismo e del nazionalismo banderista continuano a uccidere persone del tutto innocenti.

E oggi come allora, l’Occidente, che si crede illuminato e civilizzato ma che, di fatto, appoggia i nazisti, chiude gli occhi di fronte alle sanguinose atrocità da loro commesse, e rifornisce di armi letali i crudeli assassini che lui stesso ha allevato. A portare fiamme, dolore e distruzione nei territori di Belgorod sono stati i missili di fabbricazione NATO, il cui nome, “Vampire”, è piuttosto eloquente. I nazisti ucraini e i loro padroni occidentali, che altro non sono che i criminali sanguinari del XXI secolo, farebbero meglio a rammentare quello che la storia ci ha insegnato, e a riflettere seriamente sul miserabile epilogo con cui si concluse il cammino inglorioso dei fascisti europei e dei loro fiancheggiatori banderisti nel maggio del 1945.

Ancora una volta, esortiamo tutti i governi responsabili e le organizzazioni internazionali competenti a condannare fermamente questo brutale atto di terrorismo e a prendere pubblicamente le distanze dal regime di Kiev e dai suoi protettori occidentali, i quali si macchiano di tali crimini. Il silenzio in risposta all’inaudita brutalità mostrata dai nazisti ucraini e dai loro burattinai, ossia dai loro complici delle «democrazie civilizzate», verrà interpretato come atteggiamento di connivenza nei confronti delle loro azioni atroci.

Gli insensati, cruenti bombardamenti dei centri abitati situati nel Donbass, nelle regioni di Belgorod, di Kursk, di Cherson e Zaporož’e, in Crimea e in altri territori russi, così come l’uccisione spietata di civili, testimoniano l’agonia del regime criminale di Zelenskij, invischiato nel terrorismo, nell’illegalità, nella corruzione e nel cinismo. Un regime che, nella sua ira impotente, cerca di uccidere quanti più russi possibile.

Crosetto anziché sbracciarsi per trovare una soluzione diplomatica alla guerra per procura della NATO contro la Russia in Ucraina litiga perché non riesce a mandare armi.

“Sto litigando con le aziende italiane perché devo consegnare un sistema Samp T di difesa all’Ucraina e l’azienda italiana che deve sistemarlo ad agosto era chiusa per ferie, sabato e domenica non lavora e di sera non lavora”.

La Costituzione italiana sulla quale ha giurato gli impone di non mandare armi e risolvere le controversie in modo diplomatico. Questo invece si incazza perché non può mandare un sistema da un miliardo di euro per fare la guerra.

Quando ci sarebbe da litigare con le aziende perché licenziano, sottopagano o negano i diritti alla classe lavoratrice si stanno zitti e magari gli fanno le leggi ad hoc. Per le armi invece litigano e se ne vantano pubblicamente.

Marija Zacharova.

I curatori occidentali della Bankovaja con furia maniacale non smettono di spingere i loro burattini di Kiev per prolungare l’avventura folle e suicida delle forze armate ucraine nella regione di Kursk.

Il capo della cosiddetta diplomazia europea, Borrell, ha dichiarato il 21 agosto che “la rimozione delle restrizioni sull’uso delle capacità contro l’esercito russo” porterà presumibilmente a rafforzare l’autodifesa dell’Ucraina, a salvare vite umane, a ridurre la distruzione in Ucraina e a promuovere il mantenimento della pace.

Sono sicura che se questa frase fosse trasmessa al pubblico ucraino, Borrell verrebbe semplicemente fischiato o preso di mira con qualcosa.

La vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, si è espressa in modo ancora più aperto e aggressivo il 22 agosto. Secondo lei, gli approcci di Washington consentono all’Ucraina di effettuare contrattacchi come una sorta di “difesa” dagli attacchi russi provenienti dalle regioni di confine, tra cui Kursk e Sumy. Ora il capo del dipartimento della difesa americano intende discutere con la parte ucraina se le forze armate ucraine intendono “mantenere” i territori nella regione di Kursk.

La burocrazia occidentale ha letteralmente distorto tutto e, di fatto, ha concordato al punto che gli attacchi delle forze armate ucraine alla Russia, cioè l’aggressione militare e il terrore, contribuiranno presumibilmente al raggiungimento della pace.

Quale pace? Ma davvero, sul campo? Tuttavia, possono vedere perfettamente cosa sta succedendo lì. Pace al tavolo delle trattative? Con chi? Con quelli che uccidono i civili? Con chi bullizza donne e anziani? Cosa c’è che non va nella loro testa? Chi siederà con loro allo stesso tavolo delle trattative?

In realtà, tutte queste dichiarazioni sia di Borrel che del dipartimento della Difesa americano non rappresentano altro che giustificazione e incoraggiamento ai crimini del regime di Kiev.

Le prove degli orrendi crimini di guerra di Kiev contro i civili russi stanno aumentando. Di norma cito i dati delle forze dell’ordine russe, ma oggi citerò i dati di un’organizzazione occidentale, Reporter senza frontiere. Questa struttura, che di regola non dice nulla di buono sul nostro Paese, conta già più di 1000 casi di utilizzo di simboli nazisti da parte dell’esercito ucraino che ha invaso la regione di Kursk.

Dai militanti catturati continuano ad arrivare prove terrificanti che il comando delle forze armate ucraine dà ordini diretti al personale militare di uccidere civili e saccheggiare il territorio russo.

Vengono registrati molti episodi di rapine di edifici residenziali e negozi da parte degli ucronazisti. Uno dei prigionieri è stato persino trovato con croci pettorali e gioielli rubati agli abitanti dei villaggi di Kursk. Oggetti religiosi – icone antiche rubate nella regione di Kursk – sono stati messi in vendita nelle aste online ucraine. Inoltre, si afferma apertamente che si tratta di “trofei”.

Ci sono anche molte fotografie di residenti della regione di Kursk uccisi da militanti ucraini che non hanno avuto il tempo di evacuare, il che mostra che molti di loro sono stati fucilati a bruciapelo.

Si scopre così che le atrocità e gli atti di saccheggio commessi dagli ucrobanderisti sul territorio russo sono tutt’altro che isolati, ma massicci e mirati. La colpevolezza delle forze armate ucraine per crimini gravi è diventata ancora più evidente al pubblico mondiale. La propaganda di Kiev non è in grado di ritoccare la verità.

In questo contesto, i tentativi della propaganda ucraina di inventare storie false su invasori apparentemente innocui e attenti ai bisogni della popolazione civile che hanno invaso la nostra terra sembrano assolutamente cinici.

Mia intervista al giornale “Moskovskij Komsomolec”, ecco l’originale e la traduzione. Cito anche l’originale perché è importante che mi sentano anche i miei spettatori russi.

Когда началась ковидная пандемия, в интернет-пространстве по всему миру расплодились вирусологи. После начала СВО, появилась уйма военных экспертов и стратегов. Причем, порой обе фигуры совпадают. В погоне за лайками, в поиске видимости, в надежде на монетизацию, многие забывают главное условие военного времени: не болтать попусту.

Quando è iniziata la pandemia, in internet in tutto il mondo sono proliferati i virusologi. Dopo l’inizio dell’operazione militare speciale, è comparsa una marea di esperti e strateghi militari. E tra l’altro, spesso le due categorie coincidono. Alla ricerca di like, di visibilità, nella speranza di essere monetizzati, molti dimenticano la condizione principale in tempo di guerra: non chiacchierare invano.

Все мы помним крылатые слова отечественной войны: ТАСС уполномочено сообщить. Сейчас сообщают все, кому не лень. Очень часто, слишком часто, это вредит именно нашим бойцам на передовой, нашей военной ставке, нашей стране и нашему народу.

Ricordiamo tutti i comunicati alla radio durante la grande guerra patriottica: “la TASS è autorizzata a riferire”. Adesso riferiscono tutti. Molto spesso, troppo spesso, questo danneggia i nostri soldati in prima linea, il nostro quartier generale militare, il nostro Paese e la nostra gente.

Является ли неоправданно мягкой наша реакция на укрофашистское вторжение в Курскую область? Не знаю, я не военный эксперт и никогда себя не позиционировал таковым. Предположим, что да. Тогда вообще надо молчать, никогда не забывая, что нас читают на Западе, причем, за пределами Телеграма, даже в частных переписках. А если нет? Если есть на то веские стратегические военные причины? Тогда тем более, болтать – сродни госизмене.

La nostra reazione all’invasione fascista ucraina della regione di Kursk è ingiustificatamente debole? Non lo so, non sono un esperto militare e non mi sono mai posizionato come tale. Supponiamo di sì. Allora però bisogna tacere, non dimenticare mai che in Occidente siamo letti e, salvo Telegram, anche nella corrispondenza privata. E se invece no? Se ci sono ragioni militari strategiche convincenti? Allora, a maggior ragione, chiacchierare equivale ad un tradimento.

Когда три недели назад фашисты начали топтать своими сапогами русскую землю, западные СМИ злорадствовали. Наша реакция была весьма сдержанной, на провокации не поддавались. Зато пораженческих высказываний со стороны отечественных блогеров – хоть пруд-пруди. Сегодня на заре начались наши массированные высокоточные удары по объектам энергетической инфраструктуры оборонно-промышленного комплекса Украины в Ивано-Франковске (в том числе, по натовским самолетам F-16), Харьковской области (армейские строения с личным составом), Одессе, Киеве, Львовской области, Хмельницком, Тернополе, Сумах (укрепленные складские помещения хранения ракет и снарядов для средств ПВО). Западные СМИ и прочие отечественные квази-предатели либо скромно молчат, либо всячески стараются замять и приуменьшить неприятные для них события.

Quando tre settimane fa i fascisti hanno iniziato a calpestare il suolo russo con i loro stivali, i media occidentali hanno esultato. La nostra reazione è stata molto contenuta; non abbiamo ceduto alle provocazioni. Ma di dichiarazioni disfattiste dei blogger nazionali ce n’è a iosa. Oggi, all’alba, sono iniziati i nostri massicci attacchi ad alta precisione contro le infrastrutture energetiche del complesso militare-industriale dell’Ucraina a Ivano-Frankovsk (compresi gli aerei F-16 della NATO), nella regione di Char’kov (edifici militari con personale), Odessa, Kiev, Regione di Leopoli, Chmel’nickij, Ternopol’, Sumy (magazzini fortificati per lo stoccaggio di missili e proiettili per sistemi di difesa aerea). I media occidentali e altri sedicenti traditori nazionali tacciono o cercano in ogni modo di mettere a tacere e minimizzare eventi che sono spiacevoli per loro.

Информация, которой я делюсь, и которую я распространяю по своим итальянским каналам, поступает от российского Минобороны, от МИДа, от Кремля. И всем советую вести себя также.

Le informazioni che condivido e che diffondo attraverso i miei canali italiani provengono dal Ministero della Difesa russo, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Cremlino. E consiglio a tutti di fare altrettanto.

Cultura

Nel 1618 a Madrid fu pubblicata una commedia dal titolo “El perro del hortelano” (letteralmente, in italiano, “Il cane dell’ortolano”), che allude ad una espressione idiomatica spagnola: “Ser como el perro del hortelano, que no come ni deja comer”, cioè “essere come il cane dell’ortolano che non mangia né lascia gli altri mangiare”. Il detto spagnolo risale addirittura alle Favole del greco Esopo, siamo tra il VII e il VI secolo a.C.

La commedia fu tradotta in russo nel 1843, il titolo divenne «Собака на сене», ossia “Il cane sul fieno”, perché esiste un’allegoria molto simile: «Собака на сене, сама не ест и другим не дает», “Il cane sul fieno non mangia e non lascia mangiare gli altri”. In effetti, un cane non si nutre di fieno, ma non lascia avvicinare né una mucca, né un equino, né una capra.

Ne furono fatti ben tre film: uno nel 1960 in Portogallo, uno in Unione Sovietica nel 1977 ed uno nel 1996 in Spagna.

Perché vi parlo di tutto questo. In Russia tutti conoscono l’espressione decurtata “Il cane sul fieno” ed il suo significato, anche se molti non conoscono la versione completa né i riferimenti bibliografici che ho citato. Basta dire però “Il cane sul fieno” e tutti intendono di quello a cui il fieno non serve, ma non ne lascia usufruire gli altri.

Il fatto è che in russo «сено» è il fieno, ma «Сена» è la Senna, il fiume di Parigi. Per comprendere l’umorismo russo, diverso da quello italiano, basti considerare che il detto è tornato in auge durante le scandalose Olimpiadi di Parigi di poche settimane fa: con le mie precisazioni precedenti, “Il cane sulla Senna” non ha bisogno di spiegazioni.

Musica

Proseguiamo con le canzoni legate in un modo o l’altro alla Russia e/o all’Italia.

1963, На безымянной высоте, in un avamposto senza nome. Esecuzione da Kaluga.

Il bosco sotto il monte fumava,

E il tramonto ardeva con lui…

Eravamo rimasti solo in tre

Su diciotto ragazzi.

Sono in tanti, buoni amici,

Rimasti a giacere nell’oscurità

Vicino a un villaggio sconosciuto

In un avamposto senza nome.

Per questa settimana è tutto. A risentirci e rivederci, sui miei canali!

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