Pavel Zarubin, canale televisivo Rossija. Ho due domande ed entrambe sono piuttosto lunghe.
Primo. Lei è venuto a Taškent e noi, insieme a Lei, siamo volati quasi immediatamente da Minsk, e da allora questo argomento è stato di interesse: a Minsk ha risposto alla domanda sulla legittimità di Zelenskij e su con chi negoziare, qualora e quando questi negoziati diventassero possibili. Lei ha affermato che è necessario esaminare la Costituzione dell’Ucraina per vedere quali organi governativi possono operare senza elezioni. Ma, in base alla Costituzione dell’Ucraina, risulta che ora solo la Verchovna Rada – la Camera bassa – può funzionare; non viene detta una parola sull’estensione dei poteri del presidente; è solo sulla base della legge marziale che Zelenskij sembra continuare a funzionare. Lei ha detto che è necessaria un’analisi giuridica. Stiamo facendo questa analisi? Con chi si dovrebbe parlare, se si parlasse?
Dalle alte piattaforme occidentali si sentono dichiarazioni sempre più belligeranti. Adesso addirittura si parla che a Kiev deve essere consentito di colpire in profondità il territorio russo con armi occidentali. Proprio oggi il Ministro della Difesa dell’Unione Europea ha discusso di questo argomento, e il Segretario Generale della NATO ha addirittura detto: stiamo dando armi a Kiev e da quel momento riteniamo che siano ucraine, e l’Ucraina può fare quello che vuole, colpire il territorio russo dove lo ritiene necessario.
Vladimir Putin: La prima domanda riguarda la legittimità del governo ucraino. E’ vero, occorre fare un’analisi seria e approfondita.
La prima cosa che si vede e che mi riferiscono i miei colleghi è questa. La Costituzione dell’Ucraina prevede l’estensione dei poteri, ma solo della Rada; la Costituzione dell’Ucraina non dice nulla sull’estensione dei poteri del Presidente. Primo.
Secondo. In effetti, la legge ucraina sullo status giuridico, sulla situazione giuridica e sulla legge marziale stabilisce che durante la legge marziale non si tengono elezioni presidenziali, ma ciò non significa che siano prolungate. Non si svolgono, ma chi ha detto che debbano essere prorogate? Nella Costituzione non c’è nulla al riguardo. Ma c’è l’articolo 111 della Costituzione dell’Ucraina, secondo il quale in questo caso i poteri del potere supremo, in realtà i poteri presidenziali, vengono trasferiti al presidente del parlamento. Inoltre, in condizioni di legge marziale, i poteri del parlamento vengono estesi. Questa è un’analisi preliminare, dobbiamo dare un’occhiata più da vicino.
Alcuni esperti dicono che ci sono contraddizioni tra la costituzione, che parla solo dell’estensione dei poteri della Rada durante la legge marziale, e la legge di cui ho appena parlato – la legge, credo, del 2016, che determina lo status giuridico della legge marziale. Lì, come ho già detto e ripetuto, si dice che le elezioni presidenziali non si terranno, ma da nessuna parte si dice che verranno prolungate, e questo è un problema.
Qual è il problema? Il fatto è che, fondamentalmente, lo Stato ucraino non si basa sull’idea di una repubblica presidenziale, ma sull’idea di una repubblica parlamentare-presidenziale, e le principali leve del potere sono concentrate nell’organo rappresentativo dello Stato. Pertanto, è abbastanza logico che la Costituzione stessa e gli altri atti giuridici adottati sulla sua base siano strutturati in questo modo.
Pertanto, a rigor di termini, secondo una valutazione preliminare – parlo solo secondo una valutazione preliminare – l’unica autorità legittima rimane il Parlamento e il presidente della Rada. Quindi, in linea di massima, se si volessero tenere le elezioni presidenziali, bisognerebbe abolire la legge marziale, tutto qui, e si dovrebbero tenere le elezioni. Ma non hanno voluto farlo per una serie di ragioni. Ma penso (questo non è più collegato in alcun modo alla Costituzione) che forse l’idea degli attuali proprietari dell’Ucraina, e sono all’estero, sia quella di affidare all’attuale ramo esecutivo l’onere di prendere tutte le decisioni impopolari, inclusa un’altra decisione per abbassare ulteriormente l’età della leva. Erano 27, ora sono 25, la tappa successiva potrebbe essere 23 o subito 18 anni.
E dopo che questa e altre decisioni impopolari saranno state prese, gli attuali rappresentanti del potere esecutivo, penso, saranno sostituiti da persone che non avranno questa responsabilità sulle spalle per decisioni impopolari tra la gente. Pigliano e li cambiano. Se questa è l’idea, allora in linea di principio la logica è chiara. Vediamo cosa succede dopo.
Ma proprio come ho detto a Minsk, il sistema politico e giuridico stesso dell’Ucraina deve finalmente formulare e dare una risposta a ciò che sta accadendo in Ucraina. Qui, mi sembra, in realtà non è così difficile. Lo ripeto per la terza volta: la legge del 2016 dice che le elezioni presidenziali non possono svolgersi sotto legge marziale, ma da nessuna parte si dice che questi poteri siano estesi. Che significa? Vedasi l’articolo 111 della loro Costituzione: tutto il potere passa al presidente del parlamento.
Ora riguardo ai colpi. Ad essere onesti, non so cosa stia dicendo il Segretario generale della NATO. Quando era Primo Ministro della Norvegia, abbiamo comunicato con lui e risolto questioni difficili riguardanti il Mare di Barents e altre, e in generale potevamo metterci d’accordo, a quel tempo, ne sono sicuro, non soffriva di demenza; se parla della possibilità di colpire il territorio russo con armi di precisione a lungo raggio, come persona a capo di un’organizzazione politico-militare, sebbene sia un civile, come me, ma dovrebbe comunque sapere che le armi di precisione a lungo raggio non possono essere utilizzate senza attrezzatura da ricognizione spaziale. Primo.
Secondo. La scelta finale del bersaglio e la cosiddetta missione di volo possono essere effettuate solo da specialisti altamente qualificati sulla base di questi dati di intelligence, dati di intelligence tecnica. Per alcuni sistemi d’attacco, come Storm Shadow, questi compiti possono essere inseriti automaticamente (missioni di volo), senza alcuna presenza di personale militare ucraino. Chi lo fa? Ciò viene fatto da coloro che producono e da coloro che presumibilmente forniscono questi sistemi d’attacco all’Ucraina. In generale, ciò può avvenire senza partecipazione – e avviene senza la partecipazione del personale militare ucraino. E anche altri sistemi, ad esempio, come ATACMS, vengono preparati sulla base della ricognizione spaziale, vengono formulati gli obiettivi e vengono automaticamente portati fino ai gruppi di fuoco appropriati – potrebbero non capire nemmeno cosa stiano inserendo – e la squadra di fuoco potrebbe essere anche ucraina, inserisce l’attività di volo corrispondente. Ma questo compito non viene preparato dal personale militare ucraino, ma dai rappresentanti dei Paesi della NATO.
Quindi, questi rappresentanti dei Paesi della NATO, soprattutto in Europa, soprattutto nei piccoli Paesi, devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando. Devono ricordare che questi sono, di regola, Stati con un territorio piccolo e una popolazione molto densa. E questo è un fattore che devono tenere presente prima di parlare di attacchi in profondità nel territorio russo. Questa è una cosa seria e noi, ovviamente, la stiamo osservando con molta attenzione.
Tutto ora ruota attorno agli eventi alla periferia di Char’kov. Quindi sono stati loro a provocare questi eventi in questa direzione. Penso di aver detto pubblicamente sei mesi fa: se continuano a colpire le zone residenziali, saremo costretti a creare una zona di sicurezza. E proprio di recente, come ho detto, siamo passati a questo.
Prima ci hanno provocato nel Donbass, ci hanno preso per il naso per otto anni, ci hanno ingannato pensando che avrebbero risolto la questione pacificamente e ci hanno costretto a tentare di riportare la situazione alla pace con mezzi armati. Poi ci hanno ingannato durante il processo di negoziazione, hanno deciso che avrebbero sconfitto la Russia sul campo di battaglia e le avrebbero inflitto una sconfitta strategica. Poi li abbiamo avvertiti: non entrate nel nostro territorio, non bombardate Belgorod e gli altri territori adiacenti, altrimenti saremo costretti a creare una zona di sicurezza.
Guardi tutti i rapporti dei suoi colleghi occidentali. Nessuno parla del bombardamento di Belgorod e degli altri territori adiacenti, tutti parlano solo del fatto che la Russia ha aperto un nuovo fronte e sta attaccando Char’kov; neanche una parola. Cosa causa questo? Lo hanno fatto con le proprie mani. Bene, allora raccoglieranno i frutti della loro creatività. La stessa cosa può accadere nel caso dell’uso di armi di precisione a lungo raggio, di cui Lei ha chiesto.
In generale, questa costante escalation può portare a gravi conseguenze. Se queste gravi conseguenze si verificassero in Europa, come si comporteranno gli Stati Uniti, tenendo presente la nostra parità nel campo delle armi strategiche? Difficile da dire.
Vogliono un conflitto globale? Mi sembra che volessero negoziare nel campo delle armi strategiche, ma per qualche motivo non vediamo molto desiderio di farlo. Se ne parla, ma non sembra che ci sia molto desiderio. Vedremo cosa succede dopo.
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