Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa
Insieme al capo dello Stato russo, il primo ministro dell’Armenia Nikol Pašinjan, il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukašenko, il presidente del Kazachstan Kassym-Žomart Tokaev, il presidente della Kirgizia Sadyr Žaparov, il presidente del Tadžikistan Emomali Rachmon, il presidente della Turkmenia Serdar Berdimuchamedov, il presidente dell’Uzbekistan Šavkat Mirziëev.
La parata è iniziata con l’ingresso della bandiera russa e dello stendardo della vittoria sulla Piazza Rossa.
Discorso del Presidente della Russia alla parata militare
Cari cittadini della Russia!
Cari veterani!
Compagni soldati e marinai, sergenti e caposquadra, guardiamarina!
Compagni ufficiali, generali e ammiragli!
Combattenti e comandanti partecipanti all’operazione militare speciale!
Mi congratulo con voi per il Giorno della Vittoria!
Buona festa, in onore dei nostri padri, nonni e bisnonni, che hanno glorificato e immortalato i loro nomi, difendendo la Patria. A costo di un coraggio incommensurabile e di enormi sacrifici, hanno salvato l’umanità dal nazismo.
Oggi la civiltà è di nuovo a una svolta decisiva. Ancora una volta è stata scatenata una vera guerra contro la nostra Patria, ma abbiamo respinto il terrorismo internazionale, proteggeremo anche gli abitanti del Donbass e garantiremo la nostra sicurezza.
Per noi, per la Russia, non ci sono popoli ostili e inimichevoli né in Occidente né in Oriente. Come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo vedere un futuro di pace, libertà e stabilità.
Crediamo che qualsiasi ideologia di superiorità sia intrinsecamente disgustosa, criminale e mortale. Tuttavia, le élite globaliste occidentali parlano ancora della loro esclusività, fanno scontrare e dividere persone e società, provocano conflitti e sconvolgimenti sanguinosi, seminano odio, russofobia, nazionalismo aggressivo e distruggono la famiglia, i valori tradizionali che rendono una persona tale. E tutto per continuare a dettare, imporre ai popoli la loro volontà, i loro diritti, regole e, di fatto, un sistema di rapina, violenza e repressione.
Sembrano aver dimenticato a cosa hanno portato le folli affermazioni dei nazisti per il dominio del mondo. Hanno dimenticato chi ha sconfitto questo male mostruoso e totale, che si è alzato come un muro per la loro terra natale e non ha risparmiato la vita per il bene della liberazione dei popoli d’Europa.
Vediamo come, in un certo numero di Paesi, i memoriali ai soldati sovietici vengono spietatamente distrutti a sangue freddo, i monumenti ai grandi comandanti vengono demoliti, viene creato un vero culto dei nazisti e dei loro complici e la memoria dei veri eroi viene cancellato e calunniato. Anche tale profanazione dell’impresa e delle vittime della generazione vittoriosa è un crimine, un vero e proprio revanscismo di coloro che hanno preparato cinicamente e apertamente una nuova campagna contro la Russia, che per questo ha raccolto la feccia neonazista da tutto il mondo.
Il loro obiettivo – e qui non c’è nulla di nuovo – è ottenere il collasso e la distruzione del nostro Paese, cancellare i risultati della seconda guerra mondiale, rompere finalmente il sistema di sicurezza globale e il diritto internazionale e strangolare qualsiasi centro sovrano di sviluppo.
Ambizioni esorbitanti, arroganza e permissività si trasformano inevitabilmente in tragedie. Questo è precisamente il motivo della catastrofe che sta vivendo il popolo ucraino. E’ diventato ostaggio del colpo di Stato e del regime criminale dei suoi padroni occidentali che si era sviluppato sulla sua base, merce di scambio nell’attuazione dei loro piani crudeli ed egoistici.
Per noi in Russia il ricordo dei difensori della Patria è sacro, lo teniamo nel cuore. Rendiamo omaggio ai membri della Resistenza che hanno combattuto coraggiosamente contro il nazismo, ai soldati degli eserciti alleati degli USA, della Gran Bretagna e di altri Stati. Ricordiamo e onoriamo l’impresa dei soldati cinesi nella battaglia contro il militarismo giapponese.
Sono convinto che l’esperienza di solidarietà e di partenariato durante gli anni di lotta contro una minaccia comune sia il nostro inestimabile patrimonio. Un forte sostegno in questo momento, in cui prende slancio un movimento irreversibile verso un mondo multipolare più giusto basato sui principi della fiducia e della sicurezza indivisibile, delle pari opportunità per lo sviluppo originale e libero di tutti i Paesi e di tutti i popoli.
E’ molto importante che i leader dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti si siano riuniti oggi qui a Mosca. Vedo in questo un atteggiamento di gratitudine nei confronti dell’impresa dei nostri antenati: hanno combattuto insieme e vinto insieme, tutti i popoli dell’URSS hanno contribuito alla vittoria comune.
Lo ricorderemo sempre. Chiniamo il capo davanti al ricordo luminoso di tutti coloro le cui vite sono state tolte dalla guerra, davanti al ricordo di figli, figlie, padri, madri, nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, parenti, amici.
Viene annunciato un momento di silenzio.
[Momento di silenzio]
Cari cittadini della Russia!
Le battaglie decisive per le sorti della nostra Patria sono sempre diventate nazionali, di popolo e sacre. Siamo fedeli ai precetti dei nostri antenati, comprendiamo profondamente e chiaramente cosa significa essere degni dell’altezza delle loro conquiste militari, lavorative e morali.
Siamo orgogliosi dei partecipanti all’operazione militare speciale, di tutti coloro che combattono in prima linea, che riforniscono il fronte sotto il fuoco e salvano i feriti. Non c’è cosa più importante ora del vostro lavoro in combattimento. La sicurezza del Paese dipende da voi oggi, il futuro della nostra statualità e del nostro popolo dipende da voi. State adempiendo con onore al vostro dovere militare, combattendo per la Russia. Dietro di voi ci sono le vostre famiglie, i bambini, gli amici. Vi stanno aspettando. Sono sicuro che sentiate il loro amore sconfinato.
L’intero Paese si è mobilitato per sostenere i nostri eroi. Tutti sono pronti ad aiutare, pregano per voi.
Compagni! Amici! Cari veterani!
Oggi, in ciascuna delle nostre famiglie, vengono onorati i partecipanti alla Grande Guerra Patriottica, vengono ricordati i loro parenti, i loro eroi e vengono deposti fiori ai memoriali militari.
Siamo sulla Piazza Rossa, sul terreno che ricorda i combattenti di Jurij Dolgorukij e Dmitrij Donskoj, i miliziani di Minin e Požarskij, i soldati di Pietro il Grande e Kutuzov, le parate del 1941 e del 1945.
Oggi, i partecipanti all’operazione militare speciale qui, sono militari regolari e coloro che si sono uniti ai ranghi delle forze armate durante la mobilitazione parziale, si tratta di combattenti del corpo di Lugansk e Doneck, molte formazioni di combattimento volontarie, dipendenti della Guardia nazionale, del Ministero degli interni, dei servizi di sicurezza, l’FSB, del Ministero della protezione civile e degli altri servizi e dipartimenti speciali.
Salve, amici! Saluto tutti coloro che stanno combattendo per la Russia sul campo di battaglia, che ora si trovano su un posto di combattimento.
Durante la Grande Guerra Patriottica, i nostri eroici antenati hanno dimostrato che non c’è niente di più forte, più potente e più affidabile della nostra unità. Non c’è niente al mondo più forte del nostro amore per la Patria.
Per la Russia! Per le nostre valorose Forze Armate! Per la vittoria!
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