Quando fu annunciata la creazione dello Sputnik V, tutto l'Occidente rimproverò alla Russia di avere saltato i passaggi per i test. Poco tempo dopo, i vari Pfizer, Moderna, Astra Zeneca hanno saltato i test e sono stati acquistati dall'Occidente. Perché? Semplice: sono statunitensi. Ora siamo al ricatto: pagateci di più, dice Big Pharma, altrimenti non vi diamo il vaccino. Finalmente, qualcuno si è ricordato che esiste anche lo Sputnik V.
A fronte di 147 milioni di abitanti (in Italia 60, il rapporto è di uno a due e mezzo), ci sono 3,7 milioni di contagiati (2,5 milioni in Italia), ma 70 mila morti (addirittura 85 mila in Italia). Sul giornaliero, ormai siamo rispettivamente a 21 mila e 500 (13 mila e 500 in Italia). Soprattutto, ogni giorno in Russia ci sono 25 mila guariti (15 mila in Italia). Sto dicendo che quotidianamente, in Russia ci sono stabilmente più guariti che contagiati.
Naturalmente, i media mainstream hanno fatto e fanno a gara e si sbracciano a dire che le statistiche russe non sono affidabili. Ho chiesto più volte di fornire prove di queste affermazioni, non ho mai ricevuto alcuna risposta. Ora si scopre lo scandalo dei dati della Lombardia, col rimpallo di responsabilità.
La domanda sarebbe perché dovrei fidarmi dei dati italiani e non di quelli russi, ma tanto cadrebbe nel vento. Mi limito quindi ad una stigmatizzazione: non c'è alcuna pagliuzza nell'occhio russo, ma certo è che la trave in quello italiano rende inaccettabili i rilievi e le allusioni alla Russia.
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